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Alluvione in Emilia Romagna, emergenza senza fine: cosa si rischia ora

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Alluvione in Emilia Romagna, le piogge ininterrotte di questi giorni hanno causato non pochi disagi e ora c’è un nuovo rischio per il territorio. Il suolo al momento è carico d’acqua e le conseguenze possono essere disastrose. I luoghi più colpiti dall’alluvione sono state le provincie di Forlì Cesena e di Ravenna. Le immagini scioccanti che hanno fatto il giro del web, mostrano cosa i cittadini hanno dovuto affrontare. Cosa li aspetta ora? (Continua dopo le foto)

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Alluvione in Emilia Romagna, l'emergenza non è finita: il rischio frane

Alluvione in Emilia Romagna, l’emergenza non è finita: il rischio frane

I danni dell’alluvione in Emilia Romagna sono enormi e al momento si contano 14 vittime. Ma il problema è che non è finita qui. L’alluvione ha portato i terreni ad essere carichi d’acqua generando così dei rischi non da poco. A Ravenna sono già state distribuite sul territorio delle barriere per evitare che i corsi d’acqua possano inondare i terreni circostanti. In collina invece il rischio delle frane è concreto. (Continua dopo le foto)

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Alluvione in Emilia Romagna, l'emergenza non è finita: il rischio delle frane

Le parole dell’esperto: cosa sta per succedere

Andrea Billi, dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Cnr, ha spiegato cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni. “Le frane ci sono già state durante le piogge e continueranno ad esserci perché precipitazioni così violente hanno alterato gli equilibri sui versanti. I tecnici sono al lavoro per valutare”, ha rivelato l’esperto che ha aggiunto che “va valutata la composizione della roccia: se argilla, che è più franosa, o calcare”. (Continua dopo le foto)

Alluvione in Emilia Romagna: un evento più unico che raro

Luca Brocca, dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, ha sottolineato che un evento tanto catastrofico non è mai avvenuto. Si è trattato di un episodio di tale “eccezionalità che sono stati superati anche gli interventi realizzati per prevenirlo, con le vasche di laminazione che si sono riempite a loro volta ed hanno tracimato”. Ora i rischi non sono finiti perché l’acqua accumulata in questi giorni potrebbe avere conseguenze gravi. “La maggior parte dell’acqua si infiltra nel terreno e o va a ricaricare la falda o finisce nei corsi d’acqua. Le frane si innescano perché il suolo diventa più pesante anche senza che ci sia un evento intenso di pioggia. Quelle superficiali sono ovviamente più veloci di quelle profonde. Ma il rischio di frane si può prevedere”, ha spiegato Brocca, come riporta leggo.it.

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