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Messina Denaro, ex avvocato di Provenzano: “Non si è consegnato, ecco la prova”

«Sì, ha fatto praticantato da me nel 2006-2007. Era attenta e scrupolosa, ricordo che sostenne gli esami di abilitazione con il pancione e subito dopo fece un altro figlio. Poi ha aperto il suo studio». Così l’avvocato Rosalba Di Gregorio parla di Lorenza, Enza, Guttadauro, legale e nipote del boss Matteo Messina Denaro, in un’intervista al «Corriere della Sera». Una lunga carriera da penalista e un passato da radicale l’avvocata Di Gregorio è stata tra i primi a denunciare l’impostura del falso pentito Vincenzo Scarantino, nel processo per la strage Borsellino. Ma è anche uno dei penalisti più ricercati dai boss mafiosi tanto che venne definita «l’avvocato del diavolo». Tra gli altri ha difeso Vittorio Mangano e Bernardo Provenzano. Leggi anche l’articolo —> “Le Iene”, beccato con Messina Denaro ad un festino: il testimone vuota il sacco

Messina Denaro, ex avvocato di Provenzano: “Non si è consegnato, ecco la prova”

Alla domanda “Non è che presto la vedremo anche nel collegio di difesa di Messina Denaro?”, la Di Gregorio ha risposto: «Non credo. Se sono vere le notizie sulle sue condizioni di salute penso che abbia ben altro a cui pensare. In questo momento non gli serve certo un Carnelutti per i processi». Date le condizioni di salute di Messina Denaro non si può escludere che questi possa essere interessato all’attenuazione del 41 bis, come tra l’altro l’avvocato Di Gregorio tentò con Provenzano: «Vero, all’epoca feci di tutto perché venisse revocato il 41 bis a un soggetto che era ormai un vegetale. Lo hanno fatto morire perché era diventato un simbolo e il 41 bis, in realtà, lo hanno applicato ai parenti. Lui ormai non capiva più nulla». Potrebbe fare un tentativo anche Messina Denaro? «È quello che dovrebbe fare qualunque difensore, compresa Enza. Comunque penso che su questo versante Messina Denaro sia sfortunato, basta vedere cosa sta succedendo con il caso Cospito. Ci sono fortissime resistenze su una possibile attenuazione del 41 bis, misura che io ritengo palesemente incostituzionale. Poteva avere una giustificazione in una fase emergenziale, ma non può diventare una misura permanente». (continua a leggere dopo le foto)

Le considerazioni della Di Gregorio

Parlando dell’arresto di Matteo Messina Denaro, la Di Gregorio ha detto di scartare che lui si sia consegnato: «Sì, assolutamente. E lo dico anche per un dettaglio che potrà sembrare banale: se si fosse consegnato avrebbe avuto l’accortezza di far sparire dal covo almeno il Viagra». Difatti «può sembrare una battuta, ma quel tipo di ritrovamento fa fare una malafiura (una brutta figura) nell’ambiente e cozza con una certa immagine. Inoltre credo che dietro l’arresto ci sia un lavoro pazzesco degli inquirenti», ha sottolineato l’avvocato al «Corriere della sera». (continua a leggere dopo le foto)

Arresto di Matteo Messina Denaro, ex avvocato di Provenzano ne parla al «Corriere»

A proposito sempre dell’arresto l’avvocato Di Gregorio ha dichiarato infine: «Non credo ad ipotesi complottistiche come quelle fatte da Scarpinato e altri. Penso piuttosto che sia progressivamente crollato il suo sistema di autodifesa, visto anche l’aggravarsi della malattia». Leggi anche l’articolo —> Matteo Messina Denaro in carcere, “comportamento anomalo”: lo strano biglietto ai Ros

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