

SOCIAL. Due individui, uno solo 17enne e l’altro un allevatore, si sono trovati al centro di un ciclone di violenza verbale e minacce di morte a seguito dei loro atti contro un’innocente capretta e un’orsa. Ecco le vicende che collegano le due storie.
Leggi anche: Bianca Berlinguer sbarca a Rete 4, svelato il nome del suo nuovo programma
Leggi anche: Myrta Merlino, parte male l’avventura a Pomeriggio 5: cos’è successo

Un atto di crudeltà contro una capretta
Tutto ha inizio con un video che mostra due ragazzi, uno dei quali è appena un 17enne, impegnati a prendere a calci una capretta fino a ucciderla. L’atto crudele e senza senso si è svolto in un agriturismo tra Anagni e Frosinone, ed è stato condiviso sui social media, scatenando una reazione di orrore e indignazione. Il giovane di 17 anni è stato riconosciuto nel video, e la sua foto, insieme all’indirizzo, è stata diffusa online. L’atto crudele contro la capretta ha innescato un’isteria tra gli utenti dei social media. Questi hanno iniziato a prendere di mira il giovane, ignorando il fatto che sia ancora un minorenne. Il padre del ragazzo, pur condannando l’azione del figlio, ha chiesto che non si diffonda l’immagine del giovane, sottolineando che è minorenne e che minacce di morte e insulti verso la sua famiglia sono inaccettabili.
L’avvocato della famiglia ha denunciato il clima di gogna mediatica e le minacce che il ragazzo sta subendo.
Leggi anche: Arisa, dopo la proposta di matrimonio spiazza tutti: si sposa con lei?
Leggi anche: “C’è una brutta notizia”: Sophie Codegoni e Basciano, la bomba poco fa

La morte dell’orsa Amarena
La vicenda non si ferma qui. Nel cuore dell’Abruzzo, a San Benedetto dei Marsi, un allevatore ha sparato all’orsa Amarena, uccidendola. L’uomo, Andrea Leombruni, ha affermato di aver agito per paura, ma questo atto ha scatenato minacce di morte nei suoi confronti e una presenza costante delle forze dell’ordine per proteggerlo da eventuali vendette. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha condannato le intimidazioni e le minacce rivolte all’allevatore che ha sparato ad Amarena. Sottolineando che la risposta a un atto incivile non può essere la barbarie. Nel frattempo, il procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, ha iscritto Leombruni nel registro degli indagati per aver ucciso l’orsa a fucilate.
Vuoi rimanere informato su tutte le notizie in tempo reale? Segui il canale Telegram 👉 t.me/ultimaor