Le parole di Feltri
“Stasi si è fatto 16 anni di carcere senza una prova“, ha dichiarato Feltri, sottolineando l’incongruenza di una condanna arrivata dopo due assoluzioni. “È questa l’assurdità: che il terzo grado smentisca gli altri due trattandoli da deficienti”, ha aggiunto. La vicenda di Chiara Poggi ha attraversato tre gradi di giudizio e ha generato interminabili discussioni mediatiche. Tuttavia, Feltri rimane scettico sulla possibilità che le recenti indagini portino a una nuova verità. “Pensare di trovarla oggi è velleitario“, ha affermato, insinuando che la vera giustizia sia stata compromessa fin dall’inizio. Nonostante tutto, Feltri spera che la verità possa finalmente emergere, sebbene sia cauto rispetto ai nuovi elementi investigativi.

Nuove indagini e vecchi dubbi
Mentre il nome di Andrea Sempio entra nel registro degli indagati, Feltri continua a concentrarsi sull’innocenza di Stasi, che considera un capro espiatorio. “Ha pagato per ciò che non ha fatto“, insiste il giornalista, evidenziando come le prove contro Stasi siano sempre state inesistenti. Feltri accusa il sistema giudiziario di aver orchestrato una caccia alle streghe basata su “stupidaggini”. Secondo lui, la possibilità di trovare il vero colpevole dopo 18 anni è pressoché nulla: “Lo capisce anche un cretino”.
Il caso ha avuto un impatto significativo sulla società italiana, sollevando importanti questioni sulla fiducia nel sistema legale. Feltri esprime la sua amarezza nel vedere che molti ora si stanno ricredendo sulla colpevolezza di Stasi. “Ora lo dicono tutti che è innocente, ma io l’ho capito subito“, afferma il giornalista, rivendicando la sua lunga esperienza e il suo impegno nel caso. Ha studiato attentamente ogni documento e prova disponibile, giungendo alla conclusione che Stasi non possa essere colpevole.