Il docente all’Università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, ha parlato stamattina all’agenzia di stampa AdnKronos e ha fatto il punto sulla situazione dei contagi da Covid. Secondo il virologo la pandemia è lontana dalla sua fine. Infatti siamo nel pieno di un’ondata estiva dominata dalla variante Omicron e ne avremo ancora per un po’. Inoltre l’esperto ha commentato la volontà da parte del Governo di introdurre delle nuove regole per allentare l’isolamento dei positivi al Covid e ridurne la durata della quarantena.
Covid, la situazione spiegata da Fabrizio Pregliasco
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università Statale di Milano, intervistato questa mattina dall’agenzia di stampa AdnKronos, “i morti saliranno ancora”. Il bollettino Covid di ieri, mercoledì 20 luglio, riportava 176 morti: record di questa ondata estiva e dato più alto dal marzo scorso. “Siamo probabilmente arrivati nella fase di picco di questa ondata estiva di Covid-19, sostenuta dalla sottovariante Omicron 5”, spiega l’esperto.
I contagi in realtà sono scesi in questa settimana ( -7,5%), “ma riguardo ai decessi l’andamento ormai lo abbiamo imparato: purtroppo i parametri relativi agli aspetti più pesanti della malattia sono l’eredità delle settimane precedenti”. Il parametro dei decessi è l’ultimo a scendere e “quindi ci si dovrà aspettare ancora un incremento dei morti. Prima di assistere a un calo vero, dovranno passare due o tre settimane”, secondo il virologo della Statale di Milano.
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Nuove regole meno rigide per i contagiati, cosa ne pensa Pregliasco
Intanto la volontà del Governo è quella di allentare le misure per i contagiati. Insomma, cambierebbero a breve le regole per chi dovrà sottoporsi alla quarantena. Ma Pregliasco non ha fretta: “Dobbiamo far passare la nottata”, ha suggerito. “Stringiamo i denti e aspettiamo il calo effettivo della curva, ancora 3 o 4 settimane”, ha detto all’Adnkronos Salute il docente di Igiene dell’Università Statale di Milano.
Quando si abbasserà la curva di contagi e si arriverà ad una cifra di positivi più controllabile allora si potranno introdurre regole più flessibili. “Nel momento in cui questa onda andrà a ridursi, e ormai probabilmente ci siamo. Io credo che quanto prospettato abbia un senso, nell’ottica di una convivenza con questo virus e quindi di una progressione della gestione della sua circolazione”.