
Il caso del delitto di Garlasco continua a far discutere. In una recente intervista rilasciata al Messaggero, la nota criminologa Roberta Bruzzone ha offerto un’analisi approfondita degli sviluppi più recenti, sottolineando la complessità dell’indagine e l’importanza di nuove testimonianze.
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L’intervento di Roberta Bruzzone
La nota criminologa Roberta Bruzzone ha dichiarato al Messaggero che “dal nuovo filone d’inchiesta difficilmente può emergere altro a livello genetico”, sottolineando però che la testimonianza di un uomo, che sostiene di aver visto una delle cugine della vittima disfarsi di un borsone contenente oggetti metallici, potrebbe essere cruciale. La criminologa ha inoltre espresso scetticismo riguardo al martello sequestrato, affermando che nonostante possa essere analizzato per compatibilità con le ferite, non può essere considerato una prova determinante. “Si potrà ragionare sulla compatibilità con le ferite, ma non è un martello unico al mondo, non potrà mai essere certa l’attribuibilità“, ha spiegato. L’importanza del ritrovamento risiede nella sua capacità di corroborare la nuova testimonianza, che secondo Bruzzone potrebbe fare la differenza. La Bruzzone ha poi parlato di Andrea Sempio e delle sorelle Cappa. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)