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Gianluca Vialli ricoverato a Londra: ecco come sta il noto allenatore

Gianluca Vialli ricoverato a Londra

Social. Gianluca Vialli ricoverato a Londra: ecco come sta il noto allenatore. Gianluca Vialli è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante ed ex capo delegazione della Nazionale Italiana. Da diverso tempo sta combattendo contro un tumore e ora, dopo aver salutato la sua Nazionale, Vialli è stato ricoverato in queste ore a Londra. Vediamo nel dettaglio le sue condizioni di salute le lo hanno costretto a interrompere anche il suo amato lavoro. La speranza di tutti è che questa pausa sia solo temporanea. (Continua a leggere dopo la foto)

gianluca vialli

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Gianluca Vialli ricoverato a Londra: ecco come sta il noto allenatore

Ore di ansia e preoccupazione per Gianluca Vialli, l’ex centravanti di Juventus, Sampdoria e Nazionale. A pochi giorni dalla tragica scomparsa di Sinisa Mihajlovic, il mondo del calcio vede un altro gigante che lotta per la vita: Vialli, che combatte con un tumore al pancreas ormai da cinque anni, e che pochi giorni fa ha ufficializzato la sua pausa dagli impegni con la Nazionale azzurra guidata dall’amico Roberto Mancini, è ricoverato a Londra. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, la madre 87enne dell’ex calciatore, Maria Teresa, è partita da Cremona per la capitale britannica per stare vicina al figlio: Gianluca si trova nella clinica in cui aveva già sostenuto i due cicli di chemioterapia per il cancro scoperto nel 2017. La settimana scorsa l’ex numero 9 della Juve aveva detto di voler utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia e per questo motivo si è preso una pausa dalla Nazionale. (Continua a leggere dopo la foto)

Le parole di Antonio Cabrini

Antonio Cabrini ha deciso di scrivere una lettera a Gianluca Vialli: “Caro Gianluca, quando ho letto sul giornale che hai rinunciato al tuo ruolo di capo delegazione della Nazionale mi si è stretto il cuore. Conoscendo il tuo straordinario attaccamento alla Maglia Azzurra, ho capito che un simile passo da parte tua può avere un solo significato: la partita che stai giocando ti sta impegnando molto! L’avversario, quello che tu chiami “il compagno di viaggio indesiderato”, sta giocando sporco, come un difensore che affonda il tackle, non per conquistare la palla, ma per far male all’avversario. E allora io, da tuo compagno-amico, ti scrivo per farti coraggio. […] Stai giocando la tua partita in uno stadio immenso che fa il tifo solo per te. E sai benissimo, caro Luca, quale forza riescono a trasmetterti i compagni di squadra, i cori del pubblico e l’amore dei tifosi. Nella tua battaglia contro la malattia hai già dimostrato grande forza e stai dimostrando un grandissimo coraggio. Io, da amico e compagno, mi permetto di dirti: non mollare. […] Perché noi cremonesi siamo dei testoni, abbiamo la testa dura e non molliamo mai”.

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