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Giulia Cecchettin, il duro sfogo della sorella a “Storie Italiane”

giulia cecchettin

La morte di Giulia Cecchettin ha scosso l’Italia. Vittima del suo ex fidanzato che non riusciva ad accettare che la loro storia fosse finita. L’assassino, Filippo Turetta è stato arrestato il giorno dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, in Germania. Filippo è accusato di omicidio volontario aggravato.

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Giulia Cecchettin uccisa a coltellate

Sul corpo di Giulia Cecchettin sono stati ritrovati i segni di diverse coltellate. Secondo le prime indagini, la ragazza sarebbe stata ferita la prima volta, da Filippo Turetta alle 23:15 dell’11 novembre, proprio davanti al parcheggio di casa sua. Poi dopo averla spinta in macchina, ha raggiunto la zona industriale di Fossò, dove sarebbe stata aggredita nuovamente, arrivando ad ucciderla. Filippo ha tentato la fuga, guidando ininterrottamente per quasi 1000 chilometri arrivando fino in Germania. È stato catturato il giorno dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, fermo in strada, senza benzina e senza soldi. Si attendono i risultati dell’autopsia sul corpo della ragazza. (continua dopo la foto)

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Lo sfogo della sorella Elena

In questi giorni la sorella di Giulia, Elena è intervenuta a Dritto e Rovescio su Rete 4 dove ha dichiarato: “Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I “mostri” non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro.” Ieri Elena è stata ospite a Storie Italiane, con Eleonora Daniele dove ha lanciato un appello. (continua dopo la foto)

Vorrei dire a tutte le ragazze di stare attente, ma non è neanche giusto che debbano essere loro a stare attente. – ha detto la sorella di Giulia- Nel momento in cui nasciamo donne, siamo già obbligate ad imparare cosa significa stare attente. Noi donne siamo costrette a stare attente anche se di sera stiamo semplicemente passeggiando e stare in guardia anche dalle persone che dovrebbero amarci“.

Poi ha aggiunto: “In realtà non è questo il messaggio che voglio lanciare, perchè tutte le donne sappiamo già di dover stare attente. Quello che voglio dire oggi è che gli uomini devono renderci la vita un po’ più facile… Gli uomini non devono obbligarci a dover stare sempre attente”. Eleonora Daniele ha ricordato la fiaccolata in memoria di Giulia con centinaia di persone ed Elena ha concluso: “Serve una rivoluzione culturale in questo senso. Noi donne subiamo troppo e non riceviamo giustizia per quello che ci succede

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