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Kata scomparsa, interviene l’ex pm Maria Angioni: le sue parole

Social. Kata scomparsa, interviene l’ex pm Maria Angioni: le sue parole. Kataleya Alvarez Chiclio, ‘Kata’, è la bambina scomparsa sabato 10 giugno a Firenze. La piccola, peruviana di 5 anni, è stata vista per l’ultima volta fuori all’ex hotel Astor di via Maragliano, nella zona nord del capoluogo toscano, dove viveva con la famiglia. Da quel momento sono partite le ricerche ma ad oggi di Kata non è stata trovata nessuna traccia. In queste ore su questo intrigato caso ha voluto dire la sua anche l’ex pm Maria Angioni, colei che si occupò del caso della Pipitone. (Continua a leggere dopo la foto)

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Kata scomparsa, interviene l’ex pm Maria Angioni: le sue parole

A oltre due mesi dalla scomparsa a Firenze di Kata, la bimba di 5 anni peruviana svanita nel nulla, l’ex pm Maria Angioni, che seguì il caso di Denise Pipitone, ha deciso di dire la sua su questo caso alle pagine di Cuoioindiretta.it. L’ex pm sembrerebbe avere dei dubbi per quanto riguarda la figura dei genitori: “Il contegno dei genitori ci fa pensare che essi sappiano molto di più di quanto hanno riferito agli inquirenti. Il tentativo di suicidio di entrambi può essere interpretato come l’effetto di una sicura comprensione da parte loro del movente di quanto accaduto. Non sono ricchi ma possono avere contratto dei debiti di fonte illecita, per il cui adempimento i creditori non possono certo rivolgersi ai Tribunali. Debiti, pertanto, che non possono essere esatti, riscossi, se non attraverso la pressione esercitata da un’azione criminosa”.

Poi l’ex pm Angione ha aggiunto: “Sono frequenti nella statistica criminologica i sequestri di persona commessi contro chi non abbia pagato una partita di droga, o contro i suoi familiari e in particolare contro i figli. Non dimentichiamo che nello scantinato dell’ex hotel Astor é stato anche trovato, nel corso della perquisizione comunque tardiva, un tavolo con alcuni oggetti che potrebbero far pensare a un piccolo laboratorio per il taglio dello stupefacente. La pista della droga non esclude eventuali altri traffici e vendette. […] Dall’altro come esempio, come mezzo di dissuasione verso tutti gli altri effettivi e potenziali debitori, perchè paghino, e non ci pensino più due volte a pagare”. (Continua a leggere dopo la foto)

La bambina è ancora in vita?

Sulla questione che Kata sia ancora in vita o meno, l’ex pm Maria Angione ha dichiarato: “Se il movente è stato un debito non pagato, la bimba può essere ancora viva, soprattutto se nel frattempo siano intervenuti dei “garanti” nell’ambito della delinquenza di riferimento. Se il movente è stata una mera vendetta, verosimilmente é stata uccisa. Speriamo sempre, ovviamente, nell’ipotesi più benevola. Anche perchè é sempre possibile che una condanna a morte, nella delinquenza organizzata di ogni specie e latitudine, venga “convertita” in una sentenza di minore gravità, come l’allontanamento perpetuo dalla famiglia; specialmente se nel caso di specie qualcuno ha chiesto aiuto a dei mediatori”.

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