Melania Rea fu uccisa il 18 aprile 2011 mentre la figlia vittoria si trovava con lei in macchina. Fu il padre della piccola Salvatore Parolisi, ha commettere il brutale omicidio verso la compagna con la bimba accanto. Vittoria ora ha 13 anni ed è cresciuta con i nonni e lo zio Michele a Somma Vesuviana. “Posso davvero dire che con lei stiamo tutti facendo un buon lavoro. È bravissima a scuola e ci dà tante soddisfazioni”, ha raccontato orgoglioso lo zio a Il Messaggero. L’uomo ha anche annunciato che Vittoria ha fatto una scelta importante per ricordare la madre e dimenticare il padre. (Continua dopo le foto)
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Omicidio di Melania Rea, il brutale gesto dell’assassino con la figlia accanto
Il 18 aprile 2011 Melania e Salvatore, rispettivamente 29 e 30 anni, sono andati a Colle San Marco, a pochi chilometri da Ascoli, per una gita in famiglia. Parolisi ad un certo punto chiamò le forze dell’ordine spiegando che Melania era scomparsa. Il 20 aprile il comando della Polizia di Teramo, grazie ad una segnalazione, trovò il cadavere della donna nel bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella, in località Chiosco della Pineta. L’autopsia stabilì che la causa del decesso furono le 35 coltellate che le erano state inferte dall’assassino. Gli investigatori sospettarono quasi subito del marito, rimasto sempre l’unico indagato. L’uomo fu arrestato pochi mesi dopo. Per quale motivo commise l’atroce delitto? Sembra che Melania sia stata uccisa dal marito perché aveva scoperto la sua relazione extraconiugale. Parolisi è stato condannato in primo grado all’ergastolo, pena ridotta in Appello a 30 anni e infine la Cassazione l’ha definitivamente fissata a 20 anni, rimuovendo l’aggravante della crudeltà. Oggi sua figlia Vittoria ha 13 anni e con lui non ha alcun tipo di rapporto. (Continua dopo le foto)
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Il rapporto tra Salvatore Parolisi e Vittoria
Il Tribunale per i minori di Napoli nel 2017 ha dichiarato Salvatore Parolisi “decaduto dalla civile responsabilità genitoriale sulla figlia”. Ciò significa che Parolisi non potrà mai avvicinarsi né conoscere sua figlia. Niente incontri, visiti, né messaggi o lettere. Questo perché l’omicidio è stato commesso davanti alla figlia. In ogni caso, Salvatore non ha mai confessato l’omicidio, non si è mai pentito e non ha mai chiesto perdono. Nel 2015 ha ottenuto uno sconto della pena per buona condotta e presto sarà un uomo libero. Ha anche già una nuova vita: lavora come centralinista, può usufruire di permessi studio per frequentare la facoltà di giurisprudenza e ha anche una nuova compagna. (Continua dopo le foto)
Vittoria cambia cognome: ora porta quello della madre
La figlia di Melania nel 2020 ha ottenuto il via libera per diventare Vittoria Rea. “Era il suo desiderio più grande – ha spiegato lo zio Michele -. Anche a scuola, quando facevano l’appello, lei non sentiva suo quel suo cognome e non era giusto che fosse lei a portare il peso di quel cognome. Ora la bambina ha riacquistato la sua serenità e sente ancora più forte il legame con la famiglia della mamma dove vive e sta crescendo circondata dall’amore di tutti”.
