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Matteo Messina Denaro, scoperta inquietante sulla massoneria

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Proseguono le perquisizioni ai danni di Matteo Messina Denaro e dei suoi sodali. La polizia sta passando al setaccio il paese di Castelvetrano, dove sono stati trovati ben tre covi appartenenti al super boss. Perquisito anche Giovanni Luppino, accusato di essere l’autista del padrino di Cosa Nostra. Quello che è stato scoperto potrebbe legare Luppino e Messina Denaro alla massoneria. (Continua…)

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L’arresto di Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro è uno dei mafiosi più potenti di Cosa Nostra. Per anni è stato il braccio destro di Totò Riina, salvo poi diventare lui il padrino dopo gli arresti dei Corleonesi. Noto anche con i soprannomi di U Siccu e Diabolik, è capo indiscusso del mandamento di Castelvetrano e della mafia nella provincia di Trapani. Nel 1993 è entrato nella lista dei dieci latitanti più ricercati al mondo. La sua latitanza è durata circa trent’anni. Messina Denaro è stato arrestato lo scorso 16 gennaio, mentre si curava da un tumore al colon nella clinica La Maddalena a Palermo. Il super boss è malato da circa un anno ed è stata proprio la malattia a farlo uscire allo scoperto. (Continua dopo la foto…)

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Piera Maggio e il disperato appello a Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro, dalle perquisizioni emerge un particolare inquietante sulla massoneria

In seguito alle perquisizioni effettuate su Giovanni Luppino, accusato di essere l’autista di Matteo Messina Denaro, gli uomini del Ros hanno trovato nelle tasche dell’uomo due telefoni, un coltello e una serie di bigliettini conservati all’interno del portafogli, tra cui emerge il numero del dottor Quintino Paola. Questi è l’ex Maestro venerabile della loggia Ferrer di Castelvetrano e di professione è urologo, molto conosciuto a Castelvetrano. Al momento è totalmente estraneo all’indagine, ma il dottore è stato raggiunto da Il Fatto Quotidiano, al quale ha spiegato: “No, non credo di conoscere Giovanni Luppino. È un cognome diffusissimo dalle mie parti. Ho capito che era un commerciante di olive che è stato beccato per quella vicenda lì. Come mai aveva il mio numero nel portafogli? Se c’era è per motivi urologici, sicuramente. Perché io faccio l’urologo da 42 anni. Il mio numero, tra l’altro, è su Internet per la pubblicità“.

Il dottore si dissocia anche dalle accuse di essere il responsabile della loggia Ferrer di Castelvetrano: “No, in atto non sono responsabile di niente. E poi queste sono cose della mia vita privata“. L’appartenenze dell’urologo alla massoneria, secondo la testata, sarebbe “ampiamente nota: se ne trova traccia in una serie di articoli sul web che danno conto di eventi alla presenza di Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia”.

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