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Papa Leone, indiscrezioni sulle decisioni del Pontefice: saltano teste in Vaticano

Nel silenzio incantato dei Colli Albani, il nuovo Papa avrebbe dovuto trovare riposo e riflessione. Ma la realtà di Castel Gandolfo, seppur suggestiva, si trasforma quest’estate in un centro nevralgico del potere ecclesiastico. Papa Leone XIV, al secolo Robert Prevost, ha scelto di trascorrere le sue prime “vacanze pontificie” nella residenza storica dei Papi dal 6 al 20 luglio. Una decisione che richiama una tradizione sospesa durante il pontificato di Francesco e che segna un ritorno alle radici. Ma dietro la facciata bucolica del palazzo papale si cela un’estate tutt’altro che rilassata.

Le giornate del Pontefice sono scandite da incontri riservati, carte top secret e nomi eccellenti della Curia in bilico. Roma chiama, e Castel Gandolfo risponde con la penna del Papa in mano e l’agenda piena di decisioni strategiche.

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La riorganizzazione della diocesi di Roma e il nodo Tarantelli

Uno dei fascicoli più spinosi poggiati sulla scrivania del Papa riguarda l’assetto della diocesi di Roma. Tutto ruota intorno alla figura di monsignor Renato Tarantelli Baccari, attuale vescovo ausiliare, per il quale è stato proposto un trasferimento verso Pompei. A spingere per questo cambiamento è monsignor Benoni Ambarus, già vicegerente della diocesi capitolina e oggi arcivescovo di Matera-Irsina.

Dietro la proposta si cela la necessità di trovare un successore all’arcivescovo Tommaso Caputo, vicino al pensionamento. Ma la decisione non è così semplice. Tarantelli è considerato vicino al cardinale Baldassarre Reina, vicario generale della diocesi di Roma, e coinvolgere Reina nella partita potrebbe rallentare l’intero processo. Papa Leone XIV si trova così a dover giocare d’anticipo per evitare che le tensioni interne blocchino la riorganizzazione.

Peña Parra e le ombre su Sloane Avenue

Parallelamente, un altro dossier scottante riguarda la Segreteria di Stato e in particolare la posizione di monsignor Edgar Peña Parra. Il prelato venezuelano è finito nel mirino per il suo coinvolgimento, diretto o indiretto, nella controversa operazione immobiliare di Sloane Avenue a Londra, una vicenda che ha già travolto l’ex cardinale Angelo Becciu con una condanna in primo grado.

Il futuro di Peña Parra è incerto. L’aria in Vaticano è carica di aspettative e di prudenza, e Papa Leone XIV si trova di fronte a una scelta che potrebbe determinare il volto stesso della Segreteria nei prossimi anni. La richiesta di “discontinuità” arriva da più parti, mentre il Papa valuta ogni opzione con la calma apparente di chi è abituato alle battaglie silenziose.

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