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Pensione, pessima notizia: alcuni dovranno restituire un anno intero di pagamenti

Chi dovrà procedere con la restituzione di quota 100

Alcuni pensionati saranno costretti a restituire tutti i soldi ricevuti in un anno: la terribile notizia riguarda soltanto una categoria di anziani che hanno percepito Quota 100 anche nel 2022. Il nuovo governo guidato dalla Premier Giorgia Meloni ha già apportato alcune modifiche al sistema pensionistico italiano. Si parte con l’aumento del trattamento minimo che è passato da 525 a 572 euro. Più avanti il centrodestra ha promesso di eliminare o perlomeno migliorare la “Legge Fornero”, ad oggi in vigore. Alcuni pensionati però quest’anno potrebbero ritrovarsi a dover restituire addirittura un’intera annualità direttamente all’INPS. Di chi stiamo parlando?

Restituzione quota 100: a chi tocca

Restituzione quota 100: a chi tocca

Nelle varie misure del sistema pensionistico, oltre alla “classica” pensione di vecchiaia, troviamo anche altre pensioni da sfruttare in attesa di avere l’età richiesta appunto dalla pensione di vecchiaia. Una di queste è Quota 100. La misura introdotta nel 2019 dal governo Conte, permette di andare in pensione in anticipo purché il lavoratore abbia alle spalle 38 anni di contributi versati. A partire da quest’anno ancora in corso, il 2022, la Quota 100 è comunque revocata e sostituita da altre misure, nonostante ci siano ancora percettori dell’assegno pensionistico.

Quando si rischia di perdere tutto ciò che è già stato percepito con Quota 100? Essendo una forma di pensione anticipata, valgono regole più stringenti. Una di queste è che non è possibile percepire Quota 100 mentre si svolgono altre attività lavorative con contratto dipendente oppure in forma autonoma. Fanno eccezione solamente quelle attività considerate come lavoro autonomo occasionale: in questo caso però il guadagno massimo annuale non deve superare la soglia massima dei 5mila euro.

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Chi dovrà restituire la pensione?

La circolare applicativa INPS (11/2019) specifica che, nel caso in cui intervenga un reddito incumulabile, si sospende il trattamento previdenziale per tutto l’anno in cui il reddito in questione è stato prodotto. Quindi se un percettore di Quota 100 ad un certo punto firma un contratto di lavoro, perde la possibilità di avere la pensione con Quota 100. Ma non solo, il lavoratore in questione dovrà anche restituire tutti i soldi della pensione che ha avuto fino a quel momento. L’unica eccezione è quella in cui, nell’anno di riferimento si maturi l’età per la pensione di vecchiaia. In questo caso, allora, la sospensione opera solo fino al mese in cui si inizia a percepire la pensione di vecchiaia.

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