
Un nuovo richiamo alimentare lanciato dal Ministero della Salute preoccupa consumatori e operatori del settore. Si tratta di un lotto di riso, ritirato per la presenza di pesticidi oltre i limiti consentiti. L’avviso, pur datato 22 maggio, è stato reso noto solo a luglio, sollevando interrogativi sulla gestione delle tempistiche. Scopriamo i dettagli del provvedimento e cosa devono fare i consumatori coinvolti.
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Pesticidi oltre i limiti: scatta il richiamo del riso basmati Royal Golden
L’allerta riguarda un lotto specifico del riso basmati Royal Golden, confezionato in sacchi da 5 kg (venduti in pacchi da quattro), con numero di lotto L 15-10-2026 e termine minimo di conservazione corrispondente. Il prodotto è fabbricato in Pakistan dall’azienda Umer Traders Pakistan e distribuito in Italia dalla società Fresh Tropical Srl.
Il motivo del ritiro è chiaramente indicato nell’avviso: presenza di residui di pesticidi oltre i limiti di legge. I principi attivi in questione sono Acetamiprid e Thiamethoxam, due insetticidi largamente utilizzati in agricoltura per combattere i parassiti, ma che rientrano tra le sostanze sotto osservazione per la tossicità ambientale e gli effetti nocivi sulla salute umana, soprattutto in caso di esposizione prolungata.

Acetamiprid e Thiamethoxam: cosa sono e perché preoccupano
Acetamiprid e Thiamethoxam appartengono alla famiglia dei neonicotinoidi, pesticidi che agiscono sul sistema nervoso degli insetti. In particolare, sono noti per il loro impatto devastante sulle api e gli impollinatori, tanto da essere già vietati o fortemente limitati in diversi Paesi europei.
In Italia questi principi attivi sono autorizzati, ma il loro uso è regolamentato con severi limiti sui residui consentiti negli alimenti. Il nuovo regolamento UE, che entrerà in vigore dal 19 agosto 2025, prevede un abbassamento ulteriore delle soglie legali, a tutela della salute pubblica. Le norme attuali già impongono che i trattamenti con Acetamiprid vengano sospesi almeno 30 giorni prima del raccolto per evitare contaminazioni nei prodotti destinati al consumo.
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