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Stefano Tacconi, come sta l’ex portiere dopo 3 mesi di ricovero in ospedale

Le condizioni di salute di Stefano Tacconi stanno nettamente migliorando ed è il figlio, come al solito, a darne notizia. L’ex portiere della Juve è ancora in fase di recupero. Lo scorso 23 aprile aveva fatto spaventare tutti: era stato colpito da un’aneurisma cerebrale e per questo ha trascorso gli ultimi mesi in ospedale.

Stefano Tacconi in ospedale

Il 65enne era stato ricoverato all’ospedale “Santi Antonio e Biagio” alla fine dello scorso aprile, dopo essersi sentito male ad Asti mentre si trovava là per un evento benefico. Fu uno spavento per i tantissimi fan del calciatore, ma soprattutto per la sua famiglia, che gli è sempre stata accanto. Un’aneurisma cerebrale ha costretto a letto il grande ex giocatore della Juve.

Ora Stefano Tacconi è cosciente e non vede l’ora di tornare a casa. Ha trascorso due mesi in reparto e tre settimane al centro di riabilitazione Borsalino, ad Alessandria. “Dai, dai, fatemi alzare. Voglio uscire dall’ospedale e tornare a casa presto”, ripete in continuazione l’ex portiere.

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La battuta al figlio: “Dammi un gin tonic, che ho la gola secca”

Tacconi impegna le sue giornate con esercizi per riprendersi il prima possibile. Segue due sedute di fisioterapia al giorno, legge i quotidiani, e, nel frattempo, commenta il mercato della Juve. “Alla Juve è tornato Pogba, un gran giocatore. Meno male che Dybala è andato via”, ha dichiarato.

Inoltre può contare sulla compagnia della sua famiglia. Soprattutto è il figlio Andrea a stargli sempre accanto. Andrea ha raccontato che il padre sta meglio ed è allegro. “Andrea, dammi un gin tonic, che ho la gola secca”, gli avrebbe detto il padre scherzando. Stefano Tacconi dovrà restare ancora un mese e mezzo in ospedale: è quando hanno deciso i medici. Ma, come raccontano i famigliari, i miglioramenti sono netti. “Si alza da solo, cammina accompagnato e si muove con la sedia a rotelle. Non si lamenta mai e vuole sempre fare qualcosa in più”.

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