Il sostegno del partito e il percorso statutario
Sul piano regolamentare, Giani ha richiamato le norme contenute nello Statuto del Partito Democratico, che prevedono la ricandidatura automatica per chi è al primo mandato, come stabilito dagli articoli 24 e 31 rispettivamente dello statuto nazionale e regionale. Ha spiegato che la sua disponibilità è avvenuta a seguito della richiesta formale del partito, in modo da avviare il procedimento secondo le regole interne e permettere alla direzione regionale di prendere una decisione sulla candidatura. Ha aggiunto che, qualora emergesse la necessità di valutare un altro candidato, l’indicazione alternativa dovrebbe essere sostenuta da una maggioranza qualificata, ovvero almeno tre quinti dei membri dell’assemblea regionale. Questo passaggio garantisce trasparenza e partecipazione nelle scelte interne al partito.
Nel frattempo, il dibattito politico all’interno del Partito democratico toscano continua a essere animato, con vari esponenti che esprimono le proprie posizioni sulle prospettive future della coalizione e sulla necessità di costruire un fronte ampio e competitivo in vista delle regionali. Da più parti si sottolinea l’importanza di un percorso condiviso, in grado di rafforzare la leadership e l’unità del centro-sinistra in Toscana. Nel corso degli ultimi mesi, il confronto interno si è intensificato anche per via delle recenti sfide elettorali a livello nazionale e locale, che hanno reso ancora più centrale la questione delle alleanze e della scelta dei candidati. Il contesto politico attuale richiede, secondo molti dirigenti, una visione strategica capace di coniugare rinnovamento e continuità.

Schlein: “Alleanze forti e competitive in tutte le sei regioni”
Da Roma, la segretaria nazionale Elly Schlein ha ribadito la necessità di costruire alleanze solide e competitive in tutte le regioni chiamate al voto. Durante una conferenza stampa al Nazareno, dove è stata presentata una proposta di legge sul trasporto pubblico locale, Schlein ha risposto alle domande sul futuro di Eugenio Giani in Toscana, sottolineando che la priorità rimane la costruzione di coalizioni vincenti. “Stiamo lavorando per costruire alleanze vincenti nelle sei regioni al voto con il solito criterio ostinatamente unitario. Siamo certi che ci riusciremo, puntiamo a chiudere le alleanze più forti e competitive in ogni regione coinvolta”, ha detto. Queste parole lasciano intendere una volontà di coesione, sebbene la formalizzazione delle candidature sia ancora in corso e dipenda dai passaggi previsti dagli organi regionali del partito. Le dichiarazioni di Schlein si inseriscono in un quadro più ampio, dove il Partito Democratico lavora a livello nazionale per mantenere e rafforzare la presenza nelle regioni, puntando su un modello di governo condiviso con le altre forze del centro-sinistra e della società civile. Il confronto sulle alleanze e sulle candidature è considerato fondamentale per affrontare con successo la nuova tornata elettorale.

Cosa significa la disponibilità di Giani
La disponibilità di Giani a proseguire il proprio mandato nasce anche dalla volontà di garantire continuità amministrativa e dare ulteriore impulso ai progetti avviati negli ultimi anni. Il presidente considera il lavoro già svolto un patrimonio da valorizzare e ritiene necessario consolidare i risultati raggiunti, specialmente in settori chiave come la sanità, il welfare e le infrastrutture. “Tutte queste opere hanno bisogno di un’azione che continui quanto fatto finora. È quello che mi è stato rappresentato con tutti questi appelli, e per questo ho dato la mia disponibilità”. Un messaggio che vuole rassicurare sia la base elettorale sia gli amministratori locali sulla volontà di portare avanti una visione di sviluppo coerente e stabile per la Toscana. Il prossimo passaggio formale sarà l’esame della candidatura da parte della direzione regionale del Pd, che dovrà valutare la disponibilità espressa da Giani e decidere le modalità per la definizione della candidatura ufficiale. In questa fase, sarà centrale il ruolo degli organismi regionali, chiamati a garantire un processo trasparente e partecipato.