I sintomi da non trascurare
Secondo gli esperti, segnali come cambiamenti nelle abitudini intestinali, presenza di sangue nelle feci, dolore o gonfiore addominale, perdita di peso inspiegabile e affaticamento persistente vengono spesso attribuiti a disturbi meno gravi, come emorroidi o sindrome dell’intestino irritabile. Questa sottovalutazione può ritardare la diagnosi e, di conseguenza, compromettere l’efficacia delle terapie.
Si ipotizza anche fattori legati allo stile di vita moderno possano giocare un ruolo significativo, come diete squilibrate ricche di cibi processati e povere di fibre, sedentarietà, consumo eccessivo di alcol e fumo sono tutti elementi che possono aumentare il rischio di sviluppare questa patologia. Bisogna dunque adottare abitudini alimentari sane, praticare regolarmente attività fisica e limitare l’assunzione di alcol e tabacco sono strategie preventive fondamentali. (Continua…)
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Innovazioni nella diagnosi precoce
La ricerca scientifica sta avanzando verso nuove metodologie diagnostiche per individuare precocemente il tumore al colon. Un esempio è il progetto “BioLynch”, guidato dal dottor Marco Vitellaro dell’Istituto Nazionale dei Tumori, che mira a sviluppare tecniche basate su biomarcatori presenti nel sangue. Questi strumenti potrebbero rivelarsi particolarmente utili per individuare precocemente il tumore in pazienti con predisposizioni genetiche, come quelli affetti dalla sindrome di Lynch. L’obiettivo è rendere la diagnosi più tempestiva e meno invasiva, migliorando così le possibilità di trattamento e sopravvivenza.