
SOCIAL. Una 54enne di Anagni, dopo aver vinto 600mila euro in giochi online, si è trovata coinvolta in una complessa controversia legale in relazione alla dichiarazione del reddito di cittadinanza. Tuttavia, un colpo di scena in aula ha rivelato una nuova prospettiva sui fatti, con il figlio della donna che ha presentato testimonianze cruciali a suo favore.
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Il processo: il figlio testimonia in aula
La storia di questa donna di Anagni è stata segnata da una serie di eventi che hanno suscitato scalpore e discussione. Dopo aver vinto una somma considerevole ai giochi online, si è scoperto che non aveva dichiarato correttamente tale entrata al momento della richiesta del reddito di cittadinanza. Questa omissione l’ha portata ad affrontare un processo con l’accusa di truffa ai danni dello Stato.
Tuttavia, un evento inaspettato si è svolto durante l’udienza più recente. Il figlio ventenne dell’imputata ha testimoniato in aula, rivelando un aspetto fondamentale della vicenda. Ha sostenuto che i giochi online erano gestiti da lui e dai suoi due fratelli minori al momento dei fatti, e che la madre non aveva alcuna consapevolezza di tali transazioni. Inoltre, ha spiegato che i fondi ricevuti erano stati immediatamente reinvestiti nel gioco online, implicando che la madre non era a conoscenza della situazione.

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La difesa
L’avvocato difensore dell’imputata ha proposto una linea difensiva che evidenzia l’assenza di responsabilità diretta della donna. Secondo la difesa, i fondi ricevuti erano stati immediatamente spesi dai figli e quindi la mancata dichiarazione del denaro nel reddito di cittadinanza non può essere considerata come una falsa dichiarazione, ma piuttosto una conseguenza della gestione autonoma dei figli. L’udienza successiva, prevista per il prossimo febbraio, potrebbe fornire ulteriori chiarimenti sull’intera vicenda, con la testimonianza attesa degli altri due figli dell’imputata.