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“Cartabianca”, Matteo Bassetti lancia l’allarme sul vaiolo delle scimmie: maggiori rischi in estate

Matteo Bassetti, ospite a CartaBianca, il talk show condotto da Bianca Berlinguer, ha parlato di un virus che sta mettendo in allerta l’Europa intera e il resto del mondo: il vaiolo delle scimmie. L’infettivologo del San Martino di Genova ha spiegato che è più probabile che aumento dei contagi d’estate: le parole dell’esperto.

Matteo Bassetti Cartabianca

“Cartabianca”, Matteo Bassetti lancia l’allarme: maggiore la diffusione del virus in estate

“Ci sono almeno tre condizioni che fanno sì che le malattie infettive possano essere diverse da quelle di alcuni anni fa: la globalizzazione, la sovrappopolazione e l’erosione degli ambienti e poi l’aumento delle temperature”. Insomma Bassetti ha spiegato che l’estate potrebbe portare il virus a diffondersi più rapidamente. Un altro fattore non va sottovalutato: il virus si propaga anche attraverso i rapporti sessuali. “Sappiamo cosa vuol dire estate, ossia rapporti sessuali e rapporti promiscui”. Ergo maggiori rischi.

Secondo Bassetti dunque ci sarebbe un rischio maggiore per la diffusione del virus con l’aprirsi della stagione calda delle partenze e dei viaggi. Quindi l’infettivologo ha esortato i cittadini a tenere alta l’attenzione su eventuali casi che potrebbero verificarsi in Italia dopo quelli già riscontrati in diverse regioni.

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bianca berlinguer

Vaiolo delle scimmie, sale l’allerta negli Usa

Negli Stati Uniti la situazione sembra essere più grave rispetto a quella in Italia. L’allerta sui casi umani di vaiolo delle scimmie passa dal livello 1 a 2. Lo hanno deciso i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). Ciò significa che gli esperti hanno valutato più pericolosa la malattia. Il secondo livello prevede dunque “di mettere in pratica precauzioni più avanzate”. Secondo gli esperti americani, “il rischio per la popolazione è basso, ma in caso di sintomi sospetti, come le eruzioni cutanee, è necessario consultare immediatamente un medico anche se non c’è febbre”. L’ultimo bollettino risale al 5 giugno, quando i casi confermati a livello globale, ricordano i Cdc, sono 911 in 29 Paesi. Negli Stati Uniti sono 24.

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