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“Che tempo che fa”, l’inviato Rai parla delle fosse comuni di Bucha

La guerra in Ucraina è al 40° giorno e ha nuovamente sconvolto il mondo con le immagini arrivate da Bucha, sobborgo a 37 chilometri da Kiev: scene tremende, di decine di cadaveri di civili abbandonati per strada, alcuni con le mani legate. Il sindaco di Kiev ha denunciato subito questi crimini: «È un massacro di civili, non credete ai russi perché stanno continuando a dire menzogne». Il premier ucraino Zelensky ha anticipato che i «crimini di guerra» compiuti dai russi a Bucha saranno oggetto del dibattito del Consiglio di sicurezza dell’Onu martedì. Nel frattempo secondo i russi le immagini trasmesse dai media sono una finzione occidentale. Ieri sera, 3 Aprile 2022, a Che tempo che fa l’inviato Rai Ilario Piagnerelli ha parlato delle fosse comuni di Bucha. Vediamo cos’è successo. (Continua a leggere dopo la foto)

“Che tempo che fa”, l’inviato Rai Ilario Piagnerelli parla delle fosse comuni di Bucha: cos’è successo

Ilario Piagnerelli, inviato della Rai, ha testimoniato a Che tempo che fa la cruda realtà dell’orrore di Bucha, cittadina vicina alla capitale Kiev. La propaganda del Cremlino sostiene che siano fake news e montaggio dei media occidentali, ma dalle immagini del giornalista la realtà è completamente un’altra. Ai microfoni di Fabio Fazio Piagnerelli ha ammesso: «Siamo tornati poco fa da Bucha questo luogo di cui adesso parlano tutti. Devo dire che rispetto a quello che dice l’agenzia russa Tass e cioè che si tratta di una messa in scena occidentale…beh, nulla di più lontano dalla realtà. Tutti i cadaveri che abbiamo visto noi oggi a Bucha erano esecuzioni, non dilaniati». Poi ha aggiunto: «L’abbiamo vista quella con 270 corpi tutti di civili. Spuntavano anche le mani, i piedi e le gambe di alcune donne. Insomma, abbiamo visto oggi l’orrore a Bucha, periferia di Kiev». (Continua a leggere dopo la foto)

Le parole del Presidente Ucraino

Sull’orrore delle fosse comuni di Bucha è intervenuto anche il Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha dichiarato: «Si meritano soltanto la morte dopo quello che hanno fatto. Centinaia di civili sono morti torturati e fucilati sulla nostra terra c’è stato il male assoluto: assassini, boia, stupratori e saccheggiatori». Le atrocità di Bucha sono state compiute anche a Irpin e Gostomel, ovvero le città che sono state abbandonate dai russi.

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