Social. Alici marinate in vaschetta sott’olio ritirate dal mercato perché ritenute dannose per l’uomo. Il Ministero della Salute manda subito l’allerta precisando che è stato lo stesso fornitore ad avvisare della presenza dei corpi estranei. La malattia che si può contrarre è l’anisakidosi. Ecco cosa potrebbe succedere.
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Alici marinate in vaschetta sott’olio richiamate dal Ministero
Alcune alici marinate in vaschette sott’olio sono state ritirate dal mercato. Questa un comunicato ufficiale del Ministero della Salute che, dopo aver ricevuto la segnalazione, si è subito attivato. Infatti è stato proprio il produttore stesso a dare l’allarme. Egli avrebbe infatti notato la presenza di corpi esterni, tali larve, che posso causare causare l’anisakidosi, un’infezione del tratto intestinale, data dall’ingestione di prodotti ittici crudi o cotti in modo non adeguato.
I lotti coinvolti
Richiamate dalla vendita le confezioni di alici marinate in vaschetta sottolio (vaschette da 200 gr) del marchio Opramolla Mario Eredi S.R.L. prodotto da Artigiana Sud di Scafati, in provincia di Salerno, per un possibile rischio chimico per i consumatori. I lotti oggetto del richiamo alimentare sono 171022 – 271022 – 071122 – 221122 con scadenze 17/04/23 – 27/04/23 – 07/05/23 – 22/05/23. Chi dovesse trovarsi una di queste confezioni di alici non deve consumarle ma restituirle al punto vendita interessato.
Le larve di Anisakis presenti nelle alici marinate in vaschetta sott’olio richiamate dal Ministero
Le larve di Anisakis presenti nelle alici marinate in vaschetta sott’olio richiamate dal Ministero, sono lunghe tra 1 e 3 cm. Possono essere viste a occhio nudo e infettano facilmente alcune specie ittiche. Le larve del verme anisakis sono facilmente riconoscibili. Sembrano dei piccoli filamenti di circa 3 cm, spesso arrotolati su stessi. Dal colore che può variare dal bianco, al rosa o al giallastro, le larve di anisakis possono essere riconosciute anche a occhio nudo. L’anisakidosi o anisakiasi è un’infezione parassitaria del tratto gastrointestinale causata dall’ingestione di pesce crudo o non sufficientemente cotto contenente le larve di parassiti (nematodi) appartenenti alla famiglia Anisakidae (che include i generi Anisakis, Pseudoterranova e Contracaecum).
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