La decisione su Manuel Bortuzzo fa infuriare gli italiani. La notizia è appena arrivata ed è un fulmine a ciel sereno. Nessuno se lo sarebbe aspettato. Tutti sono molto arrabbiati, in particolare la famiglia dell’ex nuotatore. Di seguito vi spieghiamo nel dettaglio cos’è successo. (Continua dopo la foto…)
Chi è Manuel Bortuzzo
Manuel Bortuzzo è nato a Trieste il 3 maggio 1999, ha 21 anni e attualmente è uno dei concorrenti della sesta edizione del Grande Fratello Vip. I suoi genitori si chiamano Franco, di professione venditore di auto, e Rossella, che lavora in un panificio, ed ha tre fratelli: Kevin, Michelle e Jennifer. Sin da piccolo ha avuto la passione per il nuoto. Una volta presa la licenza media, ha deciso di non continuare gli studi per seguire la sua passione. Ha lasciato il Veneto per trasferirsi nel Lazio, dove si è allenato nel centro sportivo di Castelporziano, specializzandosi nel metafondo.
Bortuzzo era una promessa del nuoto, ma la sua vita è cambiata radicalmente il 3 febbraio 2019, quando durante una sparatoria viene ferito alla schiena. Egli fu scambiato per un’altra persona e fu colpito alla schiena. Il proiettile gli ha attraversato il polmone, arrivando fino alla spina dorsale, provocandogli una grave lesione midollare. Da quel giorno, è costretto su una sedia a rotelle e non ha potuto partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Il nuotatore ha iniziato un percorso di riabilitazione e sulla sua vicenda ha scritto anche un libro, “Rinascere, l’anno in cui ho ricominciato a vincere“, ed è stato soggetto del docufilm “L’ultima gara“. Prossimamente uscirà anche una serie televisiva incentrata sulla sua storia, mentre attualmente è uno dei concorrenti della sesta edizione del GF VIP. (Continua dopo la foto…)
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La decisione della Cassazione
Poche ore fa la Cassazione, accogliendo l’istanza della difesa di uno dei due rei confessi alla sbarra nel processo per i fatti della notte tra il 2 e 3 febbraio 2019 in cui fu ferito Manuel Bortuzzo, ha stabilito l’appello bis per i due imputati della sparatoria. Dai supremi giudici, invece, è arrivato l’ok alla rivalutazione della premeditazione. Per i colpevoli si aprirebbe così la possibilità di un ulteriore sconto per entrambi (dopo quello di un terzo già concesso per via della formula del giudizio abbreviato), ferma restando, come scrive Ansa, l’assodata responsabilità riconosciuta in sede processuale.
