Quanto guadagna Mauro Corona ospite fisso di “Cartabianca”? Il noto personaggio tv, scrittore e intellettuale, come saprete, è ormai da anni presenza fissa nella trasmissione di Bianca Berlinguer. Lo scultore ligneo e autore di svariati libri, alcuni dei quali best seller, che coltiva la passione per l’alpinismo, ha conquistato il pubblico di Rai 3 coi suoi modi spesso sopra le righe e le battute mordaci, soprattutto rivolte alla padrona di casa. (continua a leggere dopo le foto)
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“Cartabianca”, ecco quanto guadagna Mauro Corona
Eclettico, senza peli sulla lingua, Mauro Corona è sempre pronto a disquisire a “Cartabianca” su temi d’attualità e non solo insieme alla Berlinguer, con cui spesso si rende protagonista di diversi siparietti. Un esempio, quando Corona disse: «Solo gli sciocchi, come diceva Balzac, sorridono il mattino quando fanno colazione. Lei è sicura di prendere un taxi e tornare a casa?». La risposta di Bianchina fu: «Faccio le corna, me la tira subito alla prima puntata…?». La replica dello scrittore altrettanto secca: «Se mi invita a fare le corna, io sono pronto». (continua a leggere delle foto)
Le rivelazioni dello scrittore a «La Zanzara»
Ma quanto guadagna Mauro Corona a Cartabianca? Qualche tempo fa era stato lui stesso a rivelare il suo cachet: «Prendevo 500 euro a puntata che poi ho scoperto che con le tasse diventavano 250», aveva detto l’intellettuale a «La Zanzara» su Radio 24. «Non lo sapevo. Ma le prima puntate dell’anno prima che mi eliminassero le ho fatte senza contratto e senza liberatoria, e Di Mare che dirige Rai 3 lo dovrebbe sapere. Ma io mi divertivo, davamo leggerezza alle persone», ha detto sempre Corona parlando dei suoi guadagni. (continua a leggere dopo le foto)
Mauro Corona e la partecipazione a «Cartabianca»: “Ecco perché ho accettato…”
Figlio di Domenico Corona e Lucia Filippin, venditori ambulanti, Mauro Corona è nato a Baselga di Piné, in provincia di Trento, il 9 agosto 1950 sotto al segno del Leone. Le sue montagne hanno fatto da sfondo a tutta la sua infanzia e fatto nascere in lui una passione fortissima per l’alpinismo e la natura montana. La sua prima raccolta di racconti è uscita nel 1997 preceduta. Il primo romanzo, «L’ombra del bastone», è del 2005 ed è edito da Mondadori. In un’intervista di qualche tempo fa a «Il Fatto quotidiano» lui stesso ha spiegato perché ha scelto di partecipare a «Cartabianca»: «Ho accettato per vanità, ma anche con la speranza di poter parlare della montagna ferita, della montagna che non ha lavoro, dei paesi che muoiono, dei problemi che ci sono quassù». Leggi anche l’articolo —> Pamela Prati, la ferita è ancora aperta: “Ho subito una violenza gravissima”