Il mondo della moda piange la scomparsa di un grande uomo. Questa mattina se n’è andato all’età di 81 anni colui che aveva fondato uno dei marchi più famosi. L’imprenditore pare sia stato colpito da un male improvviso che lo ha costretto ad un ricovero immediato. Purtroppo a nulla è servito l’intervento tempestivo dei medici, l’uomo è deceduto. A darne la triste notizia la famiglia.
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Morto l’imprenditore italiano noto per le sue valige
Stroncato da un male improvviso, è morto all’età di 81 anni, Giovanni Roncato, il fondatore del noto marchio di Valigeria che porta il suo nome. Giovanni, detto Gianni, era nato il 16 marzo 1942 da Palmira e Antonio Roncato. Il padre lavorava già nel settore della valigeria, e da lui ha imparato i segreti del mestiere. Nel 1973 fondò la Valigeria Roncato s.p.a.: un marchio noto nel mondo del made in Italy. Gianni è stato il primo imprenditore, in Europa, ad introdurre la catena di montaggio nel suo stabilimento. Per un certo periodo è stato classificato come miglior produttore di valige 24 ore. (continua dopo la foto)
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La famiglia Roncato
A dare il triste annuncio della sua scomparsa sono stati la moglie Loredana e i figli Alessandra, Cristiano, Andrea ed Enrico. “Nostro padre era un uomo instancabile, entusiasta della vita, ottimista e di buon cuore, ha lavorato fino all’ultimo istante perché viveva per creare. Ci lascia tanti bellissimi esempi e ricordi che saranno di stimolo per continuare quanto da lui iniziato nello spirito di continuità e sviluppo“, ricordano i figli. Roncato lascia anche 13 nipoti.
“Abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità per poterlo riportare a casa e potergli dare una possibilità. Si è spento circondato dal nostro affetto e vicino alla terra dove è nato e che amava“, hanno proseguito i familiari. “Ringraziamo fin da ora tutte le persone che ci sono accanto ogni giorno ed in ogni momento per il loro supporto. Ringraziamo tutta l’equipe della terapia intensiva dell’ospedale Camposampiero, la dott.ssa Astrid Behr per l’accoglienza, la disponibilità, la professionalità e la tempestività nonostante le critiche condizioni in cui nostro padre ha raggiunto l’ospedale. Abbiamo autorizzato la donazione degli organi nella speranza di poter dare vita a chi potrebbe oggi averne bisogno“, hanno concluso.