
Con grande attesa, la Corte di Cassazione si pronuncerà su Alberto Stasi. Questa decisione potrebbe segnare un punto di svolta significativo nella vita dell’ex studente della Bocconi, condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco.
Leggi anche: Choc in spiaggia, scatta il fuggi fuggi dei bagnanti: cos’è successo (VIDEO)

Garlasco, oggi la decisione della Cassazione sulla semilibertà di Alberto Stasi
La Corte di Cassazione si pronuncerà oggi sul ricorso della Procura generale di Milano contro la concessione della semilibertà ad Alberto Stasi. Il ricorso si concentra principalmente su un’ intervista televisiva che Stasi ha concesso durante un permesso premio. L’episodio ha sollevato dubbi sulla regolarità del permesso stesso, teoricamente concesso per un ricongiungimento familiare. La difesa sostiene che le autorità fossero informate della presenza del giornalista, mentre l’accusa vede una violazione dei termini.

Il ricorso a causa di un’intervista
Lo scorso 9 aprile, il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva accolto la richiesta dei legali di Stasi, consentendo una misura alternativa alla detenzione che offre una maggiore libertà di movimento. La sentenza, firmata dalle giudici Anna Maria Oddone e Maria Paola Caffarena, è stata immediatamente oggetto di ricorso da parte della procuratrice generale Francesca Nanni.
Nel suo colloquio televisivo, Stasi ha descritto il proprio stato d’animo come un “tsunami di emozioni”, sottolineando il desiderio che “venga finalmente fuori tutta la verità”, e ribadendo la propria innocenza. Tuttavia, secondo la procura, l’intervista avrebbe violato le condizioni del permesso accordato.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva