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Matteo Bassetti sbotta sui social: “Dopo tre anni di Covid è pazzesco”

È sbottato Matteo Bassetti sui suoi canali social. Dopo 3 anni di pandemia, sul Coronavirus e le cure per “contenerlo” a casa, tra i medici italiani sembra ancora dominare la confusione più assoluta. Un clima teso che ha fatto sbottare l’infettivologo su Facebook. “Ricevo ancora tante chiamate da gente terrorizzata di aver contratto il Covid, che non sa cosa fare e come curarsi e che vorrebbe venire in ospedale perché il loro medico glielo consiglia”, ha esordito l’esperto, che si è lasciato andare a delle importanti considerazioni. Leggi anche l’articolo —> Isolamento Covid, arrivano nuove regole: l’annuncio Schillaci

Covid Bassetti

Matteo Bassetti sbotta sui social: “Dopo tre anni di Covid è pazzesco”

“Dopo 3 anni è pazzesco che ci sia ancora tutta questa confusione”, ha dichiarato su Facebook il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Matteo Bassetti ha denunciato: “Vengono prescritti antibiotici quando si sa che non servono a nulla, cortisone quando si dovrebbe sapere che va dato solo in alcune situazioni, idrossiclorichina come fossimo a marzo 2020 quando ancora non si sapeva che non serviva a nulla”. (continua a leggere dopo le foto)

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Bassetti furioso sui social: “Davvero incredibile”

E questo a fronte di “antivirali, invece utili, non prescritti perché troppo tardi per prescriverli”. “Questi sono solo alcuni degli errori che si continuano a commettere”, ha evidenziato il direttore della Clinica di Malattie Infettive. Il medico tra il furioso e lo sconcertato ha poi rimarcato: “È davvero incredibile che molti miei colleghi non abbiano imparato, studiato e approfondito le conoscenze sul Covid dopo tutti i casi che abbiamo avuto in Italia”. (continua a leggere dopo le foto)

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“Influenza partita a razzo”, l’ammonimento

Nei giorni scorsi Matteo Bassetti aveva parlato dell’influenza. Perché non c’è soltanto il Coronavirus. I dati del rapporto InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che “l’influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo, siamo tornati alla forza propulsiva dell’influenza del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione. Abbiamo numeri importanti già a fine novembre. Sicuramente oggi fa paura anche per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti”, le sue parole. “Come proteggersi? Abbiamo la vaccinazione, invito anziani e fragili ad effettuarla al più presto”, aveva affermato il direttore Malattie infettive ospedale Policlinico San Martino di Genova. Leggi anche l’articolo —> Influenza australiana: quali sono e quanto durano i sintomi

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