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Bonus 150 euro per i pensionati: i requisiti e quando arriva

bonus 150 euro per i pensionati: i requisiti

Il Governo Draghi ha messo appunto un nuovo bonus, questa volta dal valore di 150 euro, per i pensionati. Nei prossimi mesi si susseguiranno una serie di aumenti delle pensioni per molti italiani, il bonus 150 euro non fa parte di questi: è una tantum. La misura ha lo scopo di aiutare i meno abbienti a fronteggiare il caro bollette, che sta mettendo tutto KO. Si tratta di un provvedimento che fa parte del Decreto aiuti ter. Quando arriva il bonus in busta paga? Bisogna fare domanda? Quali sono i requisiti per ottenere il contributo di 150 euro?

Bonus 150 euro per i pensionati: come ottenerli
Bonus 150 euro per i pensionati: tutti i dettagli

Bonus 150 euro per i pensionati: i requisiti

Il Decreto aiuti ter ha stabilito l’erogazione di un nuovo bonus che sarà indirizzato a molti pensionati italiani. Per avere diritto a questo bonus bisogna innanzitutto essere titolari di un reddito personale che abbia validità fino al 1° ottobre 2022. Inoltre è necessario essere in possesso di un reddito IRPEF che non superi i ventimila euro. Quindi tutti coloro che percepiscono pensione, pensione di reversibilità, pensione di invalidità, assegno sociale, trattamento di accompagnamento alla pensione e tutte le altre forme di pensione a carico di ogni forma previdenziale, hanno diritto al bonus da 150 euro.

Gli esclusi quindi saranno tutti i pensionati che al 1° ottobre 2022, non ha residenza in Italia. Non potranno ricevere il beneficio neanche coloro nell’anno 2021 risulta aver percepito un reddito superiore ai 20 mila euro. Sarà l’ente previdenziale a valutare chi potrà ricevere il bonus e chi invece on ne ha diritto.

Bonus 150 euro: quando arriva

Quanto durerà il bonus? Il bonus di 150 euro ai pensionati è una tantum: verrà erogato solo una volta nel mese di novembre. Si tratta di un piccolo aiuto per far fronte alle spese delle bollette che stanno salassando molti italiani. Il bonus di 150 euro non andrà a costituire reddito a fini fiscali, non sarà sequestrabile e non sarà cedibile. Ogni richiedente ha il diritto ad una sola erogazione che sarà gestita dall’ente previdenziale di riferimento. Nel caso in cui si percepiscano più trattamenti previdenziali, si occuperà dell’erogazione solo uno di essi.

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