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Patrimoniale Ue, centrodestra sul piede di guerra: “La casa non si tocca”

Patrimoniale Ue, cosa sappiamo? In sostanza tutte le case dovranno rispettare gli standard energetici della classe E entro il 2030 e della classe D entro il 2033. Il testo della nuova norma europea sarà al voto della commissione Industria, Ricerca ed Energia (Itre) il prossimo 9 febbraio. Dalla maggioranza arriva uno stop alla direttiva Ue sulle case green. Leggi anche l’articolo —> Emanuela Orlandi dopo 40 anni: emergono tre elementi decisivi per l’indagine

La nota di Fratelli di Italia

“La casa è sacra e non si tocca. Fratelli d’Italia mette in guardia dal tentativo dell’Unione europea di rifilare all’Italia, con la direttiva sull’efficientamento energetico, una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari”. Queste le parole in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, il quale ha annunciato che il gruppo ha “presentato una risoluzione in Parlamento per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l’approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani proprietari di immobili”. (continua a leggere dopo le foto)

Da Bruxelles: “La nostra priorità è rendere l’Europa più verde”

“La nostra priorità è rendere l’Europa più verde. Ci sono diversi dossier legislativi che sono ora in fase di negoziati al trilogo e il nostro obiettivo è arrivare a un accordo durante la presidenza. Tra questi, la direttiva sull’energia rinnovabile e la direttiva sull’efficientamento energetico”. Queste le parole del premier svedese Ulf Kristersson nel corso della conferenza stampa con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. (continua a leggere dopo le foto)

Patrimoniale Ue, centrodestra sul piede di guerra: sinistra in silenzio

Per il vicepremier Matteo Salvini, «la nuova norma, pensata nelle stanze europee, avrebbe conseguenze drammatiche per il settore immobiliare del nostro Paese e per il patrimonio degli italiani. Abbiamo già fermato la sinistra su tasse e patrimoniali, lo faremo anche oggi». Tutto tace invece dalla sinistra, come scrive Domenico Ferrara su «Il Giornale»: “La mannaia dell’Europa incombe sul nostro Paese, il governo italiano si mette subito sulle barricate e la sinistra che fa? Tace. Da quando la presidenza di turno svedese dell’Ue ha fatto sapere di voler approvare la direttiva sulle case green entro sei mesi un silenzio tombale ha avvolto in modo particolare il Pd. Il mutismo sulle abitazioni dei cittadini è emblematico e rispecchia una atavica tradizione della sinistra che vede la casa solo come una sorta di paradiso fiscale da tassare”. 

Cosa dice il provvedimento europeo

Come evidenzia Ferrara “le tempistiche e le modalità d’azione previste dal provvedimento europeo sull’efficienza energetica degli immobili sono compromettenti e dannose, non solo per le tasche degli italiani ma anche per la tenuta dell’intero sistema paese”. Difatti, su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni non sono capaci di garantire quanto chiesto dalle nuove normative. Il 74% degli immobili in Italia è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa completa sul risparmio energetico, mentre il 75,4% degli attestati si riferisce a immobili ricadenti nelle classi più inquinanti E, F e G. Leggi anche l’articolo —> Covid, la Meloni pronta a reintrodurre i divieti: sì mascherina e smart working

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