Carolina Wilga scomparsa, il ritrovamento dopo giorni di ricerche
La svolta nelle ricerche è arrivata in maniera del tutto fortuita: un passante ha incrociato Carolina su un sentiero poco battuto, notando subito le sue condizioni precarie. La giovane si presentava disidratata, visibilmente affamata e con numerose punture di insetti, ma non riportava lesioni gravi. Immediatamente soccorsa, è stata trasportata in ospedale dove ha ricevuto cure mediche e assistenza psicologica.
L’ispettrice Jessica Securo ha dichiarato: “Ha dormito bene, mangiato e si è fatta una doccia”, sottolineando quanto siano stati importanti i primi soccorsi nel processo di recupero fisico e mentale della giovane. Le autorità hanno evidenziato anche il forte impatto emotivo subito da Carolina durante il periodo di isolamento.
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Le dinamiche della sopravvivenza e il supporto delle autorità
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, dopo il guasto al veicolo, la ragazza avrebbe cercato riparo e risorse nel bush, tentando di orientarsi in un territorio impervio. La mancanza di cibo, acqua e mezzi di comunicazione ha reso ogni giorno una prova di forza e resistenza. Gli esperti sottolineano che in situazioni simili la prontezza di spirito e la capacità di mantenere la calma sono fondamentali per aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Le ricerche, coordinate dalla polizia dell’Australia Occidentale, hanno coinvolto decine di agenti e volontari, oltre all’utilizzo di droni e gruppi cinofili. L’area particolarmente ostile, segnata da alte temperature diurne e forti escursioni termiche notturne, ha complicato notevolmente le operazioni di soccorso. La collaborazione tra le autorità locali e le comunità della zona si è rivelata decisiva per il buon esito delle ricerche.

Le condizioni di salute e il decorso successivo
Nonostante il forte stress fisico e psicologico, le condizioni di Carolina Wilga sono state dichiarate stabili. I medici dell’ospedale hanno confermato che la giovane ha mostrato una notevole capacità di recupero, grazie anche all’assistenza ricevuta nelle prime ore dopo il salvataggio. Le punture di insetti e la disidratazione sono state trattate tempestivamente, permettendole di riprendersi e di rientrare in contatto con i familiari.
La polizia ha inoltre sottolineato: “Non riesce ancora a credere di essere sopravvissuta”, valorizzando il coraggio dimostrato dalla ragazza e il supporto ricevuto da tutta la comunità coinvolta nelle operazioni di ricerca e soccorso.