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Macabra scoperta al cimitero dopo 36 anni: quello nella tomba non è il padre, ecco cosa è successo

Cimitero Pineto, scambio di salme: dopo 36 anni la macabra scoperta – Una storia che ha dell’incredibile arriva dall’Abruzzo. Per 33 anni una donna ha pregato sulla tomba del padre, ma in quel loculo c’era un perfetto sconosciuto. La foto e la targa sulla lapide rimandavano all’amato genitore, ma lì dentro non c’era lui. E quel che è peggio è che non si sa ancora che fine abbia fatto la salma dell’uomo. Neppure si sa chi sia l’uomo molto più giovane di lui che riposa al suo posto; tantomeno come sia stato possibile un così grave scambio di salme. Leggi anche l’articolo —> Supermercati, arriva la truffa online: ecco in cosa consiste e come evitarla

cimitero pineto

Macabra scoperta al cimitero di Pineto dopo 36 anni: quello nella tomba non è il padre

Dopo trentatré anni una donna ha scoperto che nella tomba del padre, non c’era quest’ultimo, ma uno sconosciuto. La signora di 61 anni, originaria di Piacenza, ma residente a Silvi, Teramo, ha così ora chiesto un maxi risarcimento. Il caso, avvenuto al cimitero comunale di Pineto, è stato raccontato da «Il Messaggero». L’uomo è morto nel 1986, ma la scoperta è avvenuta soltanto recentemente. I fatti sono emersi dopo un fortuito e complicato iter giudiziario portato avanti dai suoi legali, che viene spiegato nel dettaglio dal quotidiano. (continua a leggere dopo le foto)

cimitero pineto

Cosa è successo: la ricostruzione dei fatti

Nella primavera del 2017 il Comune ha stilato un elenco di salme destinate al trasferimento all’ossario. Essendo una grave carenza di spazio, il Comune che voleva realizzare nuove tombe, ha considerato le sepolture più che trentennali. La signora ha notato l’annuncio e così ha contattato gli uffici cimiteriali e poi quelli comunali per acquistare un nuovo loculo e fissare l’appuntamento per l’esumazione del padre. Come suo diritto e come previsto dalla legge, la donna ha chiesto di assistere alle operazioni, ma a settembre si è resa conto che la tomba era stata violata. Furiosa ha contattato il servizio cimiteriale per lamentarsi e capire i motivi dell’incidente. (continua a leggere dopo le foto)

Cimitero di Pineto scambio di salme: l’uomo nella tomba non è il padre

L’addetto del consorzio cimiteriale le ha spiegato che le spoglie del padre non ancora mineralizzate all’interno di una tomba cementata assai resistente dovevano attendere ancora prima del trasferimento all’ossario. “Per accelerare il processo biologico, il corpo è stato trattato con un acido, lo “Zyklon”, per poi essere riposto nella stessa tomba”, riferisce “Il Messaggero”. La donna visti i mancati avvisi ha scelto di dare mandato ai legali. L’inchiesta penale era per l’ipotesi di vilipendio di cadavere. I periti hanno poi accertato che l’acido in realtà era consentito dalla legge, non lo “Zyklon” nominato dall’addetto cimiteriale. Ma non è finita qui: è emerso dalle analisi che la salma trovata in quella tomba in realtà non era quella del padre morto a 64 anni, ma di un uomo sconosciuto di 37-48 anni. La conferma da delle protesi dentarie che il papà non ha mai impiantato. Gli accertamenti sono in corso. (continua dopo le foto)

Cimitero Pineto scambio salme

Dove si trova il corpo?

«Ma allora dov’è mio padre?», ha chiesto scossa la donna al magistrato. Purtroppo è una domanda che al momento non ha una risposta. “A 4 anni dai fatti la signora si batte contro il Comune affinché sia rimossa la foto e la targa col nome del genitore dalla tomba dove riposa ancorai quell’uomo che nessuno conosce”, scrive “Il Messaggero”, che rivela pure che l’inchiesta è stata archiviata. Il pm ha presunto che lo scambio di salma sia avvenuto tra la sepoltura e l’apposizione della lapide definitiva nel lontano 1986. Sembra impossibile risalire al responsabile. Alla donna non resta ora che intentare causa civile. Il giudice ha concesso un mese per addivenire ad un accordo transattivo. Altrimenti la causa andrà avanti. Leggi anche l’articolo —> Melito, cadavere di un professore trovato nel cortile della scuola: cos’è successo

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