Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Garlasco, la difesa di Stasi sull’impronta 33: “Potrebbe esserci del sangue”

Nuovi sviluppi nel caso Garlasco: la difesa di Alberto Stasi torna a farsi sentire depositando una relazione tecnica che potrebbe rimettere in discussione l’attribuzione dell’impronta “33” trovata sulla scena del delitto. La notizia, riportata in anteprima dal TgLa7 e confermata dall’agenzia AGI, rilancia l’attenzione sulla controversa impronta e potrebbe aprire a nuovi accertamenti giudiziari. Ecco cosa dicono i periti e quali potrebbero essere le conseguenze.

Leggi anche: Garlasco, arriva il richiamo dell’Ordine degli Avvocati dopo il post della legale Taccia

Leggi anche: Garlasco, l’avvocato di Sempio sull’assassino: “Un’idea ce l’ho”

Garlasco, la difesa di Stasi sull’impronta 33: “Potrebbe esserci del sangue”

La difesa di Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, ha depositato una nuova relazione tecnica. A firmarla sono gli esperti Ugo Ricci, Pasquale Linarello e Oscar Ghizzoni, consulenti di parte dei legali Giada Bocellari e Antonio De Rensis. Il documento propone una lettura alternativa della celebre impronta n. 33, attribuita ad Andrea Sempio, amico della vittima. Secondo i tecnici, l’impronta potrebbe contenere materiale organico, forse sangue. L’ipotesi nasce dall’analisi della reazione con la ninidrina, un reagente utilizzato per rilevare impronte latenti. Gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis hanno formalmente richiesto ulteriori analisi su questo reperto, ritenendo che possa contenere prove cruciali.

Leggi anche: Garlasco, l’avvocata Taccia rivela perché Sempio sarebbe ‘intoccabile’

Leggi anche: Alberto Stasi, la scoperta sul suo avvocato: chi è Antonio De Rensis

Le richieste alla Procura: nuove analisi sulla traccia

Per supportare la loro tesi, i difensori di Stasi chiedono ora alla Procura della Repubblica di Pavia di autorizzare nuovi accertamenti scientifici sull’impronta, poiché servono test specifici per verificare la reale natura della sostanza. La mossa mira a riaprire uno dei nodi centrali della vicenda: se quella traccia fosse effettivamente insanguinata, cambierebbe la cornice probatoria intorno alla figura di Andrea Sempio, oggi al centro delle nuove indagini. La Procura, da parte sua, nei giorni scorsi ha già manifestato l’intenzione di voler ripetere gli accertamenti sulla traccia, a conferma del fatto che anche gli inquirenti non escludono ulteriori sviluppi.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure