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Giulia Tramontano, i primi risultati dell’autopsia: cos’hanno scoperto

Giulia Tramontano autopsia risultati

Social. Giulia Tramontano, i primi risultati dell’autopsia: cos’hanno scoperto. Il terribile caso di Giulia Tramontano ha sconvolto l’Italia intera. La ragazza aveva 29 anni ed era incita di 7 mesi del suo primogenito. A toglierle la vita è stato il suo compagno e padre del bambino, Alessandro Impagnatiello. L’uomo al momento si trova in carcere dopo aver confessato il terribile omicidio. In queste ore sul corpo di Giulia è stata eseguita l’autopsia. I primi risultati emersi dalle analisi dei medici legali hanno lasciato gli inquirenti senza parole: ecco nel dettaglio che cos’è emerso dal corpo della vittima. (Continua a leggere dopo la foto)

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Giulia Tramontano, i primi risultati dell’autopsia: cos’hanno scoperto

Nella giornata di oggi, 9 Giugno 2023, è stata eseguita l’autopsia sul corpo della giovane Giulia Tramontano. In queste ore sono venuti fuori i primi risultati dell’esame eseguito dal professore Andrea Gentilomo. Erano presenti i Carabinieri delle investigazioni scientifiche di Milano, le Pm e il legale della famiglia della giovane uccisa al settimo mese di gravidanza. Almeno “37 coltellate, forse 40” quelle riscontrate sul corpo di Giulia Tramontano. Le coltellate, come riportato da Il Giornale, sono state inferte non al feto ma anche alla schiena, una anche al volto.

Un esito che cambia completamente la prospettiva sul delitto, che ora appare quindi caratterizzato da grande efferatezza ed “pervicacia”. Inoltre, l’esame autoptico avrebbe confermato che la giovane è stata uccisa da “due coltellate letali nella zona del collo”. In particolare i fendenti hanno colpito “la carotide e la succlavia”, la più grande arteria presente nella parte superiore del torace, al di sotto della clavicola. (Continua a leggere dopo la foto)

Alessandro Impagnatiello

La ragazza non ha opposto resistenza

Secondo quanto è stato riferito in merito ai primi risultati dell’autopsia, come riportato da Il Giornale, Giulia non ha segni di difesa. La giovane non ha provato a parare i colpi, il che lascia intendere che sia rimasta sorpresa dall’attacco sferrato dal suo assassino. “Le ustioni diffuse hanno alterato pesantemente i tessuti”, riferiscono le agenzie di stampa, rendendo difficile rilevare le macchie ipostatiche che consentono ai medici legali di stabilire, con precisione, l’orario della morte. Dai primi accertamenti non è stato possibile accertare se le fiamme siano state appiccate dopo il decesso della giovane. Sicuramente nei prossimi giorni gli esiti degli altri esami andranno a chiarire ulteriormente tutti i dubbi ancora irrisolti.

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