
C’è chi il mare lo guarda, chi lo teme e chi invece lo vive come una parte di sé. Alberto, per tutti “Spina”, apparteneva a quest’ultima categoria: ogni giorno, con qualsiasi condizione, si tuffava in acqua, fedele a una tradizione familiare che aveva fatto storia. Una storia che, purtroppo, si è chiusa domenica 27 aprile, in modo tragico e improvviso. Alberto, 58 anni, è morto colto da un malore mentre nuotava. (Continua dopo le foto)
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L’eredità di Peppone e la nascita degli “Omaccioni”
Alberto Spinaci è morto mentre nuotava all’altezza dei Bagni Enrico, sul litorale di Viale Trieste, a Pesaro. La passione per il mare e per lo sport era scritta nel DNA di Alberto. Suo padre, il celebre professor Peppone Spinaci, fu uno dei pionieri del tuffo di Capodanno: una sfida goliardica e simbolica nata negli anni ’70, che ha trasformato la costa pesarese in un punto di riferimento per chi ama salutare il nuovo anno con un gesto di coraggio e tradizione. Con gli Omaccioni, Peppone aveva dato vita a un evento sempre più seguito, e Alberto, cresciuto tra quei valori e quelle acque, ha saputo raccogliere e amplificare il testimone. Dal 1995, insieme a Alessandro Bischi e ad altri amici storici, aveva reso il tuffo un appuntamento irrinunciabile per centinaia di partecipanti e tantissimi spettatori. Ma quello che per tanti era folklore, per Spinaci era qualcosa di più: era un rito, un modo di stare al mondo, un inno alla vita semplice, autentica, condivisa. (Continua dopo le foto)
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Pesaro, muore a 58 anni durante una nuotata: addio Alberto Spinaci
Era un pomeriggio come tanti, in attesa dell’estate, quando Alberto si è tuffato per la sua consueta nuotata. Un’abitudine quasi quotidiana, che non conosceva stagioni. Ma stavolta qualcosa è andato storto. Un malore improvviso lo ha colpito mentre era in acqua. Alcuni passanti, accorgendosi della scena, hanno immediatamente allertato il 118 e la Guardia Costiera, accorsa in pochi minuti. I soccorritori hanno praticato sul posto il massaggio cardiaco e altre manovre salvavita, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Spina se n’era già andato, proprio nel suo elemento naturale: il mare.
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