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Donato Ranni morto come Gianluca Vialli, i due erano grandi amici

Donato Ranni morto. Il mondo dello sport piange la scomparsa di Donato Ranni, manager sportivo amico di Gianluca Vialli. Donato è morto proprio come l’amico Gianluca. Appena un anno fa aveva scoperto di avere un tumore. Dopo Sinisa e Gianluca, dunque, il mondo del calcio piange un altro interprete di questo sport. (Continua…)

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Morto Donato Ranni

Giovedì sera, all’ospedale di Chieti, è morto Donato Ranni. Aveva 52 anni ed era un dirigente calcistico, oltre ad essere dipendente di una ditta di cosmetici. Ranni era grande amico di Gianluca Vialli ed è morto proprio come lui. Egli, infatti, si è spento a causa di un tumore, scoperto appena un anno fa. La sua scomparsa ha provocato grande sconforto nell’ambiente calcistico.

È un momento veramente da incubo per il mondo del calcio e dello sport in generale. Prima la morte di Sinisa Mihajlovic, sconfitto dalla leucemia, poi quella di Gianluca Vialli e adesso questa di Donato Ranni. Un momento da dimenticare, mentre non dimenticheremo il ricordo di questi grandi uomini che hanno scritto pagine di storia del calcio. (Continua dopo la foto…)

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Come si conoscevano Donato e Gianluca Vialli

Donato Ranni e Gianluca Vialli erano grandi amici. Tra le prime esperienze del dirigente sportivo scomparso giovedì sera, infatti, spicca la della presidenza del Carunchio 2010, squadra locale che nel 2015 venne allenata proprio da Vialli insieme a Lorenzo Amoruso, all’interno del programma televisivo di Tv8 “Squadre da incubo”. Ranni è morto proprio a sei giorni di distanza dal centravanti azzurro per lo stesso crudele male.

Per Donato quella esperienza era stata una sorta di coronamento della sua avventura sportiva” – ricorda Mario Marianacci – “Ricordo le chiacchierate e le battute tra lui e Vialli, momenti indelebili. Per noi è stato un secondo padre, abbiamo condiviso non solo i momenti belli, ma anche quelli difficili in cui ci è stato accanto. Sono tanti i ricordi belli, in particolar modo mi piace pensare quando, io ero ancora giovanissimo, ci accompagnò a Rimini per un torneo di calcetto“.

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