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Rocco Siffredi, incidente sul set: “Ha sfasciato la mandibola ad una collega”

Hai sentito dell’incidente sul seti di Rocco Siffredi? Rocco Siffredi è uno degli attori a luci rosse più famosi al mondo. Durante la sua carriera ha girato tantissimi film. Sul set saranno capitati tantissimi episodi anche pericolosi. Barbara Costa, sul sito di Dagospia, ha deciso di raccontarne qualcuno. Pare che una volta Rocco ha addirittura “sfasciato la mandibola ad una collega“. Ma scopriamo cos’è successo, dando prima un rapido sguardo all’identità del famoso attore.

La biografia di Rocco Siffredi

Rocco Antonio Tano, meglio conosciuto come Rocco Siffredi, è nato ad Ortona, in provincia di Chieti, il 4 maggio 1964. Il suo pseudonimo si ispira a Roch Siffredi, protagonista del film gangster “Borsalino“, interpretato da Alain Delon. Oltre che attore, Siffredi è anche regista e produttore di film per adulti. Ha creato una propria casa di produzione con il nome di Rocco Siffredi Production. La sua carriera è iniziata nel 1984 e prosegue tuttora nonostante abbia dichiarato più volte di volerla chiudere. Nel 2015 partecipa alla decima edizione de “L’Isola dei Famosi“, giungendo al quinto posto in classifica. A sedici anni inizia a lavorare nella marina mercantile e nel 1982 raggiunge il fratello Edoardo Bergis a Parigi per lavorare nel suo ristorante. Nel 1984 incontra Gabriel Pontello, protagonista e produttore porno francese degli anni ottanta in un locale a luci rosse, il quale lo inizia al mondo porno presentandolo al produttore Marc Dorcel e al regista Michel Ricaud: il suo primo film pornografico è intitolato Belle d’amour.

La vita privata di Rocco Siffredi

Rocco Siffredi è sposato dal 1993 con una sua ex collega ungherese, Rosza Tassi (conosciuta con lo pseudonimo di Rosa Caracciolo), incontrata in quell’anno agli Hot d’or di Cannes. Con lei ha avuto 2 figli (1996 / 1999). La famiglia vive a Budapest e lui e sua moglie hanno anche interpretato insieme alcuni film per adulti. Siffredi è un gran tifoso del L.R. Vincenza. Nel 2004 avviene la sua decisione di tornare nel porno; tuttavia, dopo un intenso periodo di prestazioni e la lontananza prolungata dalla sua casa in Italia, ha annunciato nuovamente il suo ritiro nel 2015, affermando che sua moglie è la priorità assoluta e che merita di avere “quello che voleva dal primo giorno, di essere solo con me senza condividermi con altre ragazze“. Tornerà nuovamente nel mondo del porno nel 2017. Ma dopo una settimana a L’isola dei famosi, ha detto ad un suo amico “non mi sono mai sentito così “nudo” come allora; ero tutto solo e mi ha dato molto tempo per pensare a quello che è importante e ho realizzato che non voglio perdere mia moglie“. Parlando della sua vita personale durante l’edizione del programma, afferma che per più di un anno non si sentiva più a proprio agio di fronte alla telecamera, come se qualcosa in lui stesse cambiando, e parla della trascorsa dipendenza dal sesso come una sorta di diavolo dentro di lui che lo manda fuori di tesa. Afferma anche di aver chiesto aiuto a Dio attraverso lo “spirito di sua madre”: ne porta sempre una fotografia insieme a lui. (Continua a leggere dopo la foto…)

Rocco Siffredi e Rosa Caracciolo
Rocco Siffredi e sua moglie Rosa Caracciolo.

La carriera di Rocco Siffredi

Anni ’80 – ’90

Nel 1987 recita nel suo primo film italiano al fianco di Moana Pozzi Fantastica Moana, con la regia di Riccardo Schicchi. Nel 1990 si trasferisce a Los Angeles dove viene introdotto al regista John Leslie, venendo poi inserito nel film Curse of the Catwoman, 1991. A Las Vegas riceve il suo primo AVN Award come migliore attore porno per scene di sesso a tre nel film di John Stagliano, a cui segue Bizzarri istinti sessuali (House of dreams). Recita come protagonista in un film – parodia del romanzo di Stevenson Lo strano caso del dottor Jekyll e del signo Hyde” nel film di Walter Molitor, Dr. Rocco Mr. Sodo e in Portrait Passion, ispirato a “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde. In Chamaleons di John Leslie ha la parte più importante della sua carriera, ruolo che gli frutterà ben 3 AVN Awards. Ha anche vinto l’Hot d’or di Cannes come miglior attore straniero grazie al film The Adventures of Mikki Finn di Jack Remy. Nel 1993 è premiato a Francoforte come migliore interprete dell’anno nel film Face Dance e riceve nuovamente l’Hot d’or come migliore attore europeo per Portrait Passion. Sempre nel 1993, dopo aver fondato la Rocco Siffredi Production a Budapest, inizia a dirigere e produrre film pornografici. Nel 1996 vince di nuovo l’Hot d’or a Cannes come miglior regista esordiente.

Anni 2000

Nel 2001 recita in Amorestremo, di Maria Martinelli e in Pornocrazia, film non di genere porno ma che comprendevano scene di sesso esplicito. Nel 2011 partecipa in un ruolo minore al film porno Matrimonio a Parigi, diretto da Claudio Risi. Ma nel corso della sua carriera partecipa anche in alcune pubblicità italiane e come guest star, nel 2012, del 18° episodio della stagione 5 de I Cesaroni, “Senza mezze misure“. Nel 2013 è invitato come ospite al Festival di Sanremo, partecipando all’esibizione del gruppo Elio e le Storie Tese. Conduce poi su Cielo il programma Ci pensa Rocco, dove aiutava coppie in crisi. Nel 2016 esce una serie sulla vita quotidiana di Siffredi e la sua famiglia, Casa Siffredi.

Rocco Siffredi e l’incidente sul set

Nel corso della sua lunghissima carriera, Rocco Siffredi è stato protagonista – suo malgrado – di alcuni incidenti avvenuti sul set. Barbara Costa sul sito Dagospia ne ha raccontato qualcuno. Una volta, per le eccessive performance, Rocco è addirittura svenuto (ma solo dopo aver completato e perfettamente l’ultima scena). Un’altra volta, da ragazzo, “su un set quasi non finisce arrostito” perché stavano recitando “vicino a un marchingegno che doveva a un certo punto simulare scoppi e incendio, una roba scenica, che però per poco non li cuoce”.

E ancora “su un altro set ci ha rimediato un occhio nero, per una gomitata non prevista”, ma l’incidente che più lo ha sconvolto è stato quando “ha ‘sfasciato’ la mandibola a una collega” durante un rapporto orale. Quella volta, scrive la Costa, Rocco “si spaventò a morte”, ma non fu colpa sua. “La colpa era del vero ex della tipa, un vero criminale, che le aveva rotto l’arcata dentale, che un dentista aveva aggiustato” ma che durante la performance a luci rosse “era ceduta di nuovo”.

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