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Scuola, torna l’allarme pidocchi: italiani nel panico, ecco come proteggersi

Settembre è arrivato e con lui l’inizio della scuola. Da lunedì inizieranno ad aprire le prime scuola come da calendario. Questo periodo è sempre molto soggettivo per i ragazzi e per i genitori, ma un incubo che accomuna tutti è quello dei pidocchi. Come già segnalato da alcuni pediatri però, anche se la scuola non è ancora iniziata, la diffusione dei pidocchi è già iniziata e come ricorda il pediatra e divulgatore scientifico Italo Frentani, “basta un solo bambino” per contagiare tutti. Come fare dunque, per proteggersi?

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Allarme pidocchi tra i bambini

Anche se la scuola non è iniziata, alcuni bambini sono già stati colpiti dai pidocchi e con l’aumento dei casi il rischio di infestazioni già nei primi giorni di scuola non è da sottovalutare. Il medico all’agenzia di stampa Adnkronos, ha rivelato che le statistiche italiane certe e aggiornate sull’incidenza della pediculosi “non sono disponibili”, ma secondo stime di esperti internazionali relative agli anni passati l’infestazione da pidocchi colpisce ogni anno circa il 10% dei bambini della scuola primaria. (continua dopo la foto)

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Come nascono i pidocchi

La femmina di pidocchio depone uova gialle, lucide e ovali (lendini) che si fissano saldamente al fusto del capello vicino al cuoio capelluto. Entro una settimana le uova si schiudono, il parassita matura e diventa adulto nei giorni successivi e può vivere fino a un mese sulla testa di una persona. Nel corso di questo mese, come viene spiegato anche sul sito Epicentro, nel corso di un mese le varie specie possono deporre sull’individuo dalle 80 alle 300 uova. (continua dopo la foto)

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Come proteggersi dai pidocchi

I pidocchi amano i capelli, puliti o sporchi che siano, quindi le condizioni igieniche non sono un fattore da prendere in considerazione. È solo sfortuna se si viene a contatto con questi essere quasi invisibili. Sicuramente il prurito è il segnale più comune della loro presenza. Incappare nei pidocchi è davvero facile e la trasmissione in casa lo è ancora di più. Un consiglio ai genitori è quello di controllare in modo costante i figli e in caso di avvistamento intervenire immediatamente con i vari trattamenti specifici.

Oltre ai trattamenti, come shampoo o lozioni, è bene passare un pettinino con i denti fitti in ogni ciocca per eliminare le lendini. “Inutile tagliare i capelli – ha aggiunto Farnetani – se non nei rari casi in cui si è determinata una grave infezione del cuoio capelluto”. Lavare immediatamente gli indumenti e la biancheria che la persona infestata ha toccato nei 2 giorni precedenti al ​​trattamento. Lavare accuratamente anche pettini e spazzole.

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