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La terra trema durante la partita del Napoli, cos’è successo realmente

Era il momento decisivo della partita, il respiro sospeso dello stadio, quando Scott McTominay si è avventato sul pallone e con una mezza rovesciata impeccabile ha mandato la sfera sotto la traversa. La reazione del pubblico è stata immediata e fragorosa: un boato che, secondo le prime rilevazioni, ha provocato un aumento improvviso delle vibrazioni nei pressi dell’impianto sportivo. Proprio in quel momento, i sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato una scossa.

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Napoli, il gol di McTominay fa “tremare” la città: registrata scossa sismica antropica allo stadio Maradona

Un boato, un’esplosione di gioia, una città intera che vibra all’unisono. Non si è trattato di un terremoto naturale, ma della risposta collettiva di migliaia di tifosi alla mezza rovesciata di Scott McTominay, che ha fatto “tremare” Napoli. I sismografi hanno registrato una scossa antropica, generata dall’uomo, con epicentro lo stadio Diego Armando Maradona, riporta Il Mattino. Un fenomeno che unisce sport, passione e persino geologia, destinato a entrare nella leggenda del calcio e nel cuore dei tifosi partenopei.

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Un boato che scuote Napoli: i sensori non mentono

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha confermato: la scossa registrata nella serata di ieri a Napoli non è stata di origine naturale, ma ha comunque fatto tremare i sismografi. L’epicentro? Lo stadio Diego Armando Maradona, dove una folla in delirio ha esultato per il gol di McTominay, scatenando un’onda d’urto misurabile dagli strumenti. Si parla di scossa antropica, termine tecnico con cui i sismologi identificano i movimenti del terreno generati da attività umane, in questo caso dal frastuono provocato da decine di migliaia di tifosi in festa. Un evento raro, che mette in luce non solo l’intensità dell’emozione sportiva, ma anche l’impatto fisico della passione calcistica sulla città.

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