Terremoto nella notte ai Castelli Romani: i dettagli
Non sono zone abituate alle grandi scosse. Ma nemmeno del tutto nuove al linguaggio del sottosuolo. Chi vive nei Castelli romani, tra i crinali verdi e i paesi abbarbicati sulle colline, conosce la potenza silenziosa che ogni tanto riaffiora da sotto. Quella che arriva senza preavviso e senza clamore, ma che riesce comunque a lasciare tracce nella memoria. Solo diverse ore dopo è arrivata la conferma ufficiale. Nessun bollettino d’emergenza, nessuna breaking news. Ma una semplice nota tecnica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha dissipato ogni dubbio: alle 3:42, una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata nella zona tra San Cesareo e Rocca Priora. (continua a leggere dopo le foto)

Nessun danno a persone o edifici
L’ipocentro si trovava a circa 10 chilometri di profondità, abbastanza superficiale da essere avvertita chiaramente da chi si trovava in zona. Le autorità locali hanno rassicurato subito: nessun danno a persone o edifici, nessuna conseguenza concreta, se non qualche ora di sonno rubato e una nuova storia da raccontare. Ma l’episodio, seppur modesto dal punto di vista sismico, ha riportato alla luce la fragilità del territorio. E quella domanda silenziosa che ogni scossa – anche la più leggera – lascia dietro di sé: la prossima, sarà più forte?