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Morte Viviana e Gioele, il papà del piccolo lancia un appello: le sue parole

Sono passati due anni dalla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele, le indagini sono state chiuse a novembre, ma l’uomo invoca ancora verità. Daniele Mondello nelle ultime ore ha lanciato un appello online. La morte della moglie e del suo bambino è stata straziante, l’esito delle indagini è come se avessero inferto un altro colpo. In questo articolo vi riportiamo le parole pronunciate da Mondello. (Continua dopo la foto…)

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Il caso sulla morte di Viviana Parisi e il piccolo Gioele

Il 3 agosto 2020, Viviana Parisi e il figlio Gioele sono scomparsi. Poco prima di sparire sono stati coinvolti in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A20 Messina-Palermo, all’altezza di Caronia. Dopo qualche giorno sono stati ritrovati i due corpi, privi di vita, e a distanza l’uno dall’altro. Le indagini sulla loro morte hanno seguito principalmente due piste: l’omicidio-suicidio da parte della Parisi, che secondo gli inquirenti avrebbe prima ucciso il figlio e poi si sarebbe suicidata; l’uccisione da parte di animali selvatici. A novembre, la Procura di Messina ha deciso di archiviare il caso: Viviana avrebbe strangolato Gioele, poi si sarebbe gettata da un traliccio della rete elettrica, ai piedi del quale è stata trovata senza vita. La conclusione, però, non ha mai convinto Daniele Mondello, marito di Viviana e padre di Gioele, che chiede a gran voce verità per la morte dei suoi familiari. Poco fa, Mondello ha lanciato un appello sul web. Di seguito vi riportiamo le sue parole. (Continua dopo la foto…)

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La petizione lanciata da Daniele Mondello

Dopo l’archiviazione del caso sulla morte di Viviana Parisi e Gioele, Daniele Mondello non ci sta e lancia una petizione sul web. “Sono Daniele Mondello, padre del piccolo Gioele Mondello e marito di Viviana Parisi. Perché queste righe? Perché un bambino di quattro anni ha bisogno delle nostre parole: Gioele, oggi, non può più parlare. Gioele, oggi, non può più chiedere aiuto. Eppure, il suo urlo – muto – bussa alla coscienza dei giusti” – esordisce il papà del piccolo – “A questo urlo silente – a questo disperato bisogno di integrità – vorrei rispondesse col Suo aiuto. Vorrei che la Sua autorevole voce divenisse megafono di chi si indigna ed oppone nei confronti di ogni abuso. Una voce che diviene un messaggio d’amore per tutti. Perché la giustizia è questo: è un atto di amore per coloro che non possono, o non possono più difendersi”.

Mondello spiega poi quello che è accaduto alla moglie e al figlio e più avanti aggiunge: “Io, da quel 3 agosto, mi batto come un leone per trovare verità e giustizia. Adesso sono qui a chiedere anche a te un aiuto per questo fine. Vorrei – è questa la mia preghiera laica – che firmi questa petizione per l’apertura del caso ed è ciò che desideriamo tutti: ‘Giustizia e Verità per Gioele e Viviana’. La legge non è una rete in cui solo i più deboli restano invischiati – come mosche in una tela di ragno – ma è uno scudo posto a vantaggio di tutti. Le chiedo un piccolo atto d’amore; un atto di integrità e coraggio per un bimbo i cui talenti sono persi per sempre”.

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