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“Striscia la Notizia”, l’inganno delle finte banche: come evitare i messaggi truffa

L’esperto di tecnologia Marco Camisani Calzolari, ha spiegato ai telespettatori di “Striscia la Notizia”, come non farsi ingannare dai messaggi truffa. MCC ha raccontato che ci sono tanti messaggi anche circolano che hanno come mittente delle famose banche che in realtà sono trabocchetti. Così molti utenti cadono nel cosiddetto phishing e magari rivelano dei dati personali importanti.

Striscia la Notizia sms truffa

“Striscia la Notizia”, quali sono gli sms truffa

“Il primo è un messaggino che non smette di circolare”, ha spiegato l’esperto di tecnologia. I truffatori usano i nomi delle famose banche italiani per ingannare le loro prede. Il testo sembra arrivare da una nota banca italiana, ma il link contiene una imprecisione nel nome dell’istituto di credito: un trattino in mezzo, primo segnale di allarme. Aprendolo, la pagina web è vuota, non si può cliccare nessun link, neanche la “x” per chiudere la pagina. Qualcosa non va. Gli unici campi compilabili sono “codice adesione” e “pin”. “In questo modo li abbiamo regalati ai truffatori”, ha spiegato MCC.

Un altro mittente di sms truffa è “Poste Italiane”, il famoso istituto di credito. Nei messaggini, la finta banca segnala “tentativi di accesso anomali”, e invita gli utenti a effettuare l’accesso per motivi di sicurezza. Anche qui gli unici campi disponibili sono quelli dello user name e password. “I truffatori fanno leva sull’emotività delle vittime, ma i servizi postali, enti ed istituzioni non mandano mai sms per segnalarci anomalie”, ha avvertito Marco Camisani Calzolari.

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La truffa dei costi di spedizione

Esiste un’altra truffa, che può sembrare molto reale. Un messaggio indica all’utente che ha un pacco “trattenuto nel centro di spedizione”. Chi acquista online può avere un dubbio e cliccare sul link, anche se l’indirizzo della pagina e l’url non corrispondono. Nella pagina successiva si parla poi di un blocco dovuto al “mancato pagamento delle spese di spedizione”. Inserendo i dati della propria carta, non si riavrà il pacco e in compenso si saranno consegnati le proprie “chiavi” ai furbetti truffaldini del web.

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