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1 gennaio: la brutta notizia sui conti correnti italiani

L’anno inizia con il piede sbagliato per migliaia di italiani. Il 1°gennaio arriverà una brutta notizie e riguarderà i conti correnti. L’annuncio era nell’aria, ma solo adesso è divenuto ufficiale. Gli italiani sono in preda al panico: cosa si dovrà fare? In questo articolo vi spieghiamo tutto nei minimi dettagli. (Continua dopo la foto…)

conti correnti

Batosta per i conti correnti degli italiani

Non bastava la pandemia mondiale a rendere la crisi economica ancora più difficile da superare, dal 1° gennaio 2022 arrivano altre brutte notizie per gli italiani. I conti correnti sono a rischio. L’Eba, autorità bancaria europea, ha stilato un nuovo regolamento contenente delle norme assai stringenti per i conti correnti.

Per migliaia di italiani si tratta di una vera e propria batosta. L’anno inizierà nel peggiore dei modi. C’è un modo, però, per evitare che la brutta notizia si trasformi in una vera e propria catastrofe. Di seguito vi spieghiamo meglio nei dettagli. (Continua dopo la foto…)

“La fantastica notizia in busta paga”: la novità per milioni di italiani

draghi

mario draghi

Cosa succederà dal 1° gennaio

Dall’1 gennaio arriva la batosta per chi è moroso: cambiano le regole per la gestione dei conti “in rosso”. Bastano solo tre mesi di mancati pagamenti per una cifra minima di soli 100 euro per far scattare l’allarme rosso che può portare al blocco dei Rid. L’istituto di credito dovrà segnalare il cliente alla centrale rischi e di classificare tutta la sua esposizione come “crediti malati”. Le nuove norme sono contenute nel nuovo regolamento messo sul campo dall’Eba, l’autorità bancaria europea. In caso di “crediti malati”, gli addebiti automatici non saranno più consentiti. C’è il rischio di un improvviso stop ai pagamenti di utenze, stipendi, contributi previdenziali e rate di finanziamenti. Da gennaio, dunque, chi ha il conto corrente in rosso corre il rischio di risultare immediatamente “moroso” nei confronti di vari soggetti, dalle finanziarie all’Inps, dai dipendenti alle aziende cosiddette utility, come energia, gas, acqua, telefono.

L’unico modo per evitare di risultare moroso nei confronti di questi soggetti è controllare se il proprio conto è in rosso prima del 1° gennaio e in tal caso apprestarsi a saldare il debito.

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