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Alessandra Mastronardi sull’addio a “I Cesaroni”: la rivelazione a sorpresa

Alessandra Mastronardi rompe il silenzio sulla nuova stagione de “I Cesaroni”

Nonostante l’affetto che ancora oggi riceve dal pubblico per quel ruolo, l’attrice Alessandra Mastronardi ha vissuto la chiusura del capitolo Cesaroni con serenità. “Eva era uscita dalla serie già nella quarta stagione. È una porta che si è chiusa allora,” chiarisce. E in effetti, già nel corso delle stagioni successive la sua presenza si era diradata, lasciando spazio ad altre storyline e a una nuova evoluzione narrativa. La decisione di non includerla nella nuova stagione, dunque, non nasce da screzi o tensioni, ma da un’evoluzione naturale della serie stessa e della carriera dell’attrice.

In un panorama televisivo dove spesso le assenze degli attori vengono accompagnate da polemiche, rancori o dichiarazioni al vetriolo, le parole di Alessandra Mastronardi risuonano con una maturità e una compostezza rare. Alla domanda se la sua esclusione dalla nuova stagione dei “Cesaroni” rappresenti una pugnalata alle spalle, risponde con fermezza: “No, assolutamente no. È semplicemente accaduto che hanno fatto una nuova serie, tutto qua”. Nessun risentimento, solo la presa d’atto di un cambiamento. È una visione professionale e serena che riflette la crescita artistica e personale di un’interprete che ha saputo reinventarsi, andando ben oltre il successo televisivo iniziale.

Il successo dopo “I Cesaroni”

Dopo i “Cesaroni”, la carriera della Mastronardi ha preso infatti una direzione internazionale. Da “To Rome with Love” di Woody Allen a “Master of None”, fino al ruolo di Lucrezia ne “L’amica geniale” e il personaggio di Alice nella miniserie “L’allieva”, la sua presenza nel mondo della fiction e del cinema è andata consolidandosi con ruoli sempre più maturi e complessi. La sua versatilità, il suo stile sobrio e la sua capacità di adattarsi a contesti diversi hanno fatto di lei una delle attrici italiane più apprezzate anche all’estero.

Eppure, nonostante le nuove esperienze, la Mastronardi non rinnega il passato. Parla di Eva con affetto, con il tono di chi sa di aver lasciato un segno ma non si sente prigioniera di quell’immagine. È un equilibrio sottile e prezioso: essere riconoscente senza restare ancorati. In un tempo in cui molti artisti cercano a tutti i costi di “disfarsi” dei personaggi che li hanno resi celebri per non essere etichettati, Alessandra compie invece un’operazione opposta: accoglie il ricordo con gratitudine, ma non ha paura di chiudere quella porta.

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