
Programmi Tv. Cambio al vertice per uno dei programmi simbolo del pomeriggio Mediaset. A partire dalla stagione 2025-2026, ci sarà un nuovo volto al timone di Pomeriggio Cinque: un cambiamento che segna un nuovo capitolo nella lunga storia del talk di Canale 5. Dopo due anni con Myrta Merlino, Mediaset opta per una conduzione più ancorata all’attualità e alla cronaca, nel tentativo di competere ad armi pari con La Vita in Diretta di Alberto Matano. Ecco cosa cambierà e quale sarà il futuro della giornalista napoletana.
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Nuova stagione, nuovo volto per “Pomeriggio Cinque”
L’annuncio è arrivato ufficialmente l’8 luglio, durante la presentazione dei palinsesti Mediaset 2025-2026: Gianluigi Nuzzi sarà il nuovo conduttore di Pomeriggio Cinque, prendendo il posto lasciato da Myrta Merlino. Una scelta precisa, spiegata anche da Pier Silvio Berlusconi, che ha voluto sottolineare il nuovo indirizzo editoriale del contenitore pomeridiano: «Dalla cronaca all’attualità, anche costume ma meno leggerezza».
Dopo l’epoca pop e spettacolare firmata Barbara D’Urso, e i due anni di traghettamento giornalistico con Merlino, l’obiettivo è ora rafforzare il racconto dei fatti del giorno, puntando su una figura autorevole come quella di Nuzzi, già volto storico di Quarto Grado.

Cronaca e attualità al centro: il nuovo corso del pomeriggio Mediaset
Il cambio di conduzione non sarà solo un cambio di volto, ma anche e soprattutto un cambio di impostazione. Pomeriggio Cinque si presenterà al pubblico con un taglio più netto, asciutto, informativo, pur mantenendo elementi di costume. Gianluigi Nuzzi, con la sua lunga esperienza nel giornalismo investigativo, incarna perfettamente questa nuova missione. Mediaset scommette così su una figura maschile per reggere il confronto diretto con Rai Uno, dove Alberto Matano ha consolidato la propria leadership nell’access pomeridiano.
Il contenitore di Canale 5 dovrà quindi rinnovarsi nel linguaggio, mantenendo una forte connessione con i fatti del giorno, senza però cedere alla spettacolarizzazione fine a sé stessa. Una sfida complessa, ma potenzialmente efficace sul piano editoriale. E Myrta Merlino?
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