
Conclave, il clamoroso retroscena: chi stava per vincere prima di Prevost. Città del Vaticano – Nelle ore precedenti alla chiusura delle porte della Cappella Sistina, si percepiva già un’aria di convergenza tra i cardinali più esperti. Senza clamore, ma con fermezza, il nuovo Papa è stato eletto in un sorprendente quarto scrutinio, cogliendo di sorpresa anche i conoscitori più attenti dei processi vaticani. Non si è trattato di un’elezione per acclamazione, bensì per sottrazione: i candidati più in vista sono stati progressivamente scartati, lasciando spazio alla crescita discreta di Robert Francis Prevost. Ma chi era il favorito nelle fasi iniziali della votazione prima della sua nomina? (Continua a leggere dopo la foto…)
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Conclave, cos’è successo nella Sistina
Le fonti indicano che già alla seconda votazione la sua ascesa era evidente, anche se non clamorosa. Il cardinale americano, prefetto del Dicastero per i Vescovi, non era stato tra i più discussi nelle congregazioni generali. Tuttavia, ha goduto di un processo elettorale consolidato: la scelta di un profilo sobrio, che non incute timore e dialoga con tutti, il cosiddetto “candidato ponte“. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Le votazioni: spunta il retroscena
A mezzogiorno, le voci indicavano 49 voti per Parolin e 38 per Prevost. Anche se queste cifre sono speculative, suggeriscono che due terzi dei voti erano concentrati su questi due candidati, mentre il restante terzo guardava altrove. Nel pomeriggio, il supporto si è consolidato attorno al porporato americano, superando la soglia di 89 voti, un risultato che ha cambiato le sorti dell’elezione. Ma come è potuto succedere?
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