L’articolo
“La malattia ha sicuramente avuto il suo prezzo. Kate è apparsa più magra e con un trucco più pesante del solito, la principessa 42enne è apparsa però più luminosa di quanto probabilmente si sentisse. Quanto è stato un atto coraggioso: affrontare lo sguardo del mondo quando è il tuo corpo a tradirti. Dio sa quanto le sia costato mettere in scena quello spettacolo impeccabile ed elegante. Fare in modo che l’ultima cosa che aveva voglia di fare fosse la prima cosa da fare, ma spero che sia stata una bella giornata per lei perché sicuramente lo è stata per noi. Quando Kate è tornata sul palco reale, le nuvole si sono aperte e il cielo si è rasserenato. Spero che sia tornata a casa adesso con una bella tazza di tè”.
Poi il pezzo continua: “Quando i comuni mortali sarebbero rimasti a casa, Kate ha dimostrato che lo spettacolo continua”. L’uso del termine “comuni mortali” in riferimento a persone che hanno combattuto il cancro, o che lo stanno attualmente combattendo, ha fatto arrabbiare molti lettori e specialisti. (continua dopo la foto)
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L’annuncio choc dell’oncologo
Parole certamente apprezzate dalla principessa, ma non sono mancate le polemiche in Inghilterra: “Come specialista in cancro, trovo questo livello di giornalismo assolutamente spaventoso. È difficile sapere da dove cominciare, quando la mancanza di comprensione di come il cancro possa colpire le persone è così scarsa. Sarei felice di parlarne con Allison Pearson (l’autrice dell’articolo del Telegraph, ndr) per spiegare perché ho trovato quel pezzo così grave”, ha twittato Peedell. (continua dopo la foto)
As a cancer specialist, I find this level of journalism absolutely appalling. It’s hard to know where to begin, when the lack of understanding of how cancer might affect people is this poor. I’m more than happy to speak to @AllisonPearson to explain why this is so bad https://t.co/4v7XARN5FN
— Clive Peedell (@cpeedell) June 16, 2024
Il botta e risposta
La stessa Pearson ha risposto al tweet scrivendo: “Ho passato gli ultimi quattro anni a fare una campagna di informazione e sensibilizzazione contro il cancro, specie dopo che la pandemia ha – di fatto – allungato le liste di attesa per i malati oncologici, per le conseguenze della gestione della pandemia”.
La replica del dottore: “La mia critica riguarda il tono del tuo articolo. Dovresti rifletterci sopra. Per quanto riguarda la pandemia, non è possibile gestire servizi oncologici se gli ospedali sono sopraffatti da pazienti gravemente malati. Era l’unico modo per rallentare i tassi di infezione prima che i vaccini diventassero disponibili”.