Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Omicidio Chiara Poggi, la rivelazione dell’avvocato Lovati

Sono passati quasi diciotto anni da uno degli omicidi più discussi della cronaca nera italiana. Una casa in una tranquilla cittadina della provincia di Pavia, un corpo riverso sulle scale interne, una chiamata ai carabinieri che segna l’inizio di una spirale giudiziaria senza fine. Eppure, quando sembrava che tutto fosse stato già detto, una nuova dichiarazione clamorosa riapre scenari che molti credevano definitivamente archiviati.

Il mistero del delitto di Garlasco non è mai stato completamente risolto, almeno nella percezione collettiva. Le sentenze ci sono state, e anche definitive. Ma i dubbi restano, le incongruenze pure. E ora, con una frase pronunciata in tv, torna prepotentemente alla ribalta una nuova discrepanza temporale che potrebbe cambiare ancora le carte in tavola.

Leggi anche: “È il suo”: Garlasco, i risultati delle analisi dell’incidente probatorio

Leggi anche: Nuova tragedia nel calcio, addio a un vero talento: morto in uno schianto spaventoso

Garlasco Lovati Sempio

La testimonianza che riaccende i riflettori

È durante una puntata di Zona Bianca che, all’improvviso, viene pronunciata una frase capace di gettare scompiglio nel racconto ufficiale dei fatti. A parlare è l’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio – il giovane amico del fratello di Chiara Poggi, salito alla ribalta delle cronache solo diversi anni dopo i fatti.

Lovati, nel condividere un ricordo personale legato al giorno dell’omicidio, lascia tutti senza parole: «Il 13 agosto del 2007, giorno del mio compleanno, ero a Vigevano per la fiera. Sono sceso alle 11.30 dallo studio per vedere le bancarelle e tutti già parlavano di ciò che era successo a Garlasco».

Una frase, solo una frase. Ma ha il peso di una pietra lanciata in uno stagno apparentemente calmo. Secondo la ricostruzione ufficiale, la telefonata di Alberto Stasi ai carabinieri – quella in cui riferisce di aver trovato il corpo della fidanzata – è delle 13.26. Ma se la notizia circolava già prima di mezzogiorno, qualcosa non torna.

Garlasco Lovati Sempio

I dubbi sulla tempistica ufficiale

Il conduttore Giuseppe Brindisi e l’avvocato Antonio De Rensis, storico difensore di Stasi, reagiscono con sorpresa. E De Rensis è chiaro: «Queste tue dichiarazioni sono importantissime». La differenza temporale evidenziata da Lovati sarebbe di circa due ore e mezza. E se davvero la voce del delitto si era già diffusa prima di mezzogiorno, la cronologia che ha sempre sostenuto l’impianto accusatorio su cui si è basata la condanna di Stasi potrebbe vacillare. È un dettaglio sottile, ma potenzialmente devastante.

Lovati insiste: «Era il mio compleanno, ho un ricordo chiarissimo. Non posso sbagliarmi». Una sicurezza che lo porta a rilanciare l’ipotesi di una rivalutazione degli orari, forse anche della dinamica.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure