Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Papà eroe perde il braccio per salvare la vita alle figlie: “Non ce la farò, vi amo”

Soccorsi in ritardo e un sistema che ha fallito

Le operazioni di soccorso hanno visto il salvataggio di 237 persone, grazie anche all’ausilio di elicotteri, ma purtroppo 24 vittime non sono state risparmiate dalla furia delle acque. Tra queste, Julian ha perso la vita a causa delle gravi ferite e della lunga attesa dei soccorsi che non sono mai arrivati in tempo.

Secondo le testimonianze, la decisione di non emettere un’allerta di evacuazione è stata presa per evitare il panico, considerando la complessità del territorio, caratterizzato da ponti bassi e strade pericolose in caso di piena. Tuttavia, per i familiari delle vittime queste motivazioni non sono sufficienti. “Se ci avessero avvisati prima”, sostiene Tina, “Julian sarebbe ancora qui”.

Leggi anche: Strage sulla strada, sei morti: una domenica infernale

Un nome che resterà nella memoria

La comunità di Ingram ora si stringe attorno alla famiglia di Julian, proponendo un memoriale in suo onore e organizzando una raccolta fondi per sostenere Tina e i figli. La sua storia è diventata un simbolo di coraggio e sacrificio, un esempio di altruismo in un momento in cui il sistema ha dimostrato le sue falle.

Era un ragazzo normale”, ripete Connie, “ma ha fatto qualcosa di straordinario”. Il suo gesto non è solo un atto di eroismo personale, ma un monito per le autorità affinché migliorino i sistemi di prevenzione e allerta, per evitare che tragedie simili possano ripetersi.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure