
Giovedì 8 maggio, un evento di portata storica ha avuto luogo nella Cappella Sistina. Alle 18:03, la fumata bianca ha indicato l’elezione del nuovo Pontefice, portando un vento di cambiamento nel cuore della Chiesa cattolica. Poco meno di un’ora dopo, la proclamazione ufficiale è arrivata dal protodiacono Dominique Mamberti, che ha annunciato: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam”. Il nome del nuovo Papa, Leone XIV, ha risuonato come una sorpresa ben accolta: è il primo pontefice a provenire dagli Stati Uniti, conosciuto nel mondo come Robert Francis Prevost.
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L’impatto di un Papa americano
La notizia ha rapidamente attraversato confini e continenti, generando un’esplosione di entusiasmo in una Piazza San Pietro gremita di fedeli e curiosi. L’elezione di Leone XIV ha innescato una serie di riflessioni e interrogativi sul percorso che il nuovo Papa intende intraprendere. In un discorso subito dopo l’elezione, ha condiviso un messaggio di pace e solidarietà, invitando a pregare per il suo pontificato. La sua elezione è vista come un ponte tra tradizione e innovazione nella Chiesa.
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