Social. Pensioni, cambia tutto da ora: la splendida notizia per molti italiani. Con il nuovo governo Meloni saranno tantissimi i cambiamenti che avverranno a livello di leggi. Nella riforma fiscale anche le pensioni saranno oggetto di revisione. In particolare, le novità per le pensioni molto probabilmente saranno: da una parte la revisione delle aliquote Irpef e dall’altra la modifica alle attuali detrazioni. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà e chi riguarderà. (Continua a leggere dopo la foto)
Leggi anche: Pensioni, tutte le ipotesi valutate dal Governo
Leggi anche: Pensioni, via con 7 anni d’anticipo: a chi spetta, come funziona
Leggi anche: Pensioni, novità in arrivo: ecco chi potrebbe prendere l’assegno un anno prima
Leggi anche: Pensioni, scatta la sospensione: entro quando bisogna consegnare il modulo obbligatorio
Pensioni, cambia tutto da ora: la splendida notizia per molti italiani
Nella riforma fiscale del governo Meloni saranno oggetto di revisione anche le pensioni. Le novità dovrebbero essere due: da una parte la revisione delle aliquote Irpef e dall’altra la modifica alle attuali detrazioni. L’obiettivo, come riportato da Il Messaggero, dovrebbe essere quello di raggiungere l’equità orizzontale, in modo tale che ogni persona a parità di reddito paghi le stesse tasse. Oggi non è così, in quanto i lavoratori dipendenti sono avvantaggiati dalle detrazioni. Dunque da tale operazione potrebbe esserci già un primo vantaggio per i pensionati.
Per quanto riguarda eventuali risparmi sulle tasse, come riportato da Il Messaggero, con un conseguente aumento della pensione netta a parità di lordo, bisognerà attendere ulteriori sviluppi visto che il governo non si è ancora espresso su quali saranno le nuove aliquote Irpef. Le aliquote Irpef saranno uguali per tutti, infatti si interverrà sulle detrazioni che oggi differiscono a seconda delle categorie. (Continua a leggere dopo la foto)
Tantissime novità
L’obiettivo del Governo è quello di far pagare a tutti le stesse imposte. Tutto ciò favorirà anche i pensionati. Inoltre, entro la fine della legislatura, si dovrebbe arrivare alla flat tax, quindi a un’aliquota unica per tutti. Le opzioni sono due e a seconda di quella prescelta ne risulteranno dei differenti vantaggi. Per il momento le fasce di reddito e le relative aliquote Irpef verranno ridotte da quattro a tre.
Nel caso della prima opzione, i tre scaglioni di reddito sarebbero: fino a 15.000 euro il 23%; tra i 15.000 e i 50.000 euro il 27% e sopra i 50.000 euro il 43%. Su Il Messaggero si legge che “secondo le stime effettuate questa opzione comporterebbe un maggiore esborso per i redditi fino a 20.000 euro: dai 90 euro in più l’anno per chi guadagna fino a 15 mila euro, 150 euro per chi ne guadagna 20 mila. Dopodiché iniziano i risparmi: 100 euro in meno con un reddito di 35 mila euro l’anno, 1.100 euro per chi ne guadagna 50 mila”.
Con la seconda opzione, invece, scaglioni e aliquote sarebbero così riviste: fino a 28.000 euro il 23%; tra i 28.000 e i 50.000 euro il 33% e sopra i 50.000 euro il 43%. Sempre come riportato dal quotidiano “questa soluzione ha il vantaggio di ridurre le tasse a tutti: si parte da 60 euro in meno con un reddito di 15 mila euro, 100 euro con un guadagno di 20 mila e 400 euro per chi invece ne guadagna 35 mila. Un risparmio, ma inferiore rispetto a quello riconosciuto con la prima soluzione, è previsto anche per i redditi da 50 mila euro, pari a circa 700 euro”. Bisognerà attendere fine 2023 / inizio 2024 per capire cosa sceglierà il Governo.
Leggi anche: Pensioni, aumenti in arrivo a marzo 2023: tutti i dettagli
