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Saviano, raffica di insulti da Sallusti: «E adesso che fai?»

Esiste la libertà di insulto? La prima pagina di «Libero Quotidiano» di oggi, mercoledì 16 novembre 2022, parte dal principio rivendicato dallo scrittore di Gomorra nel processo per diffamazione ai danni di Giorgia Meloni. “Saviano bastardo” è difatti il titolo in prima pagina del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, che ha dedicato al tema un lungo editoriale. Leggi anche l’articolo —> Giorgia Meloni, la nuova scadenza per il superbonus 110: cosa succede dal 25 novembre

Sallusti Saviano

Saviano, insulti da Sallusti: «E adesso che fai?»

Ricordiamo i fatti? Roberto Saviano ha dato della “bastarda” a Giorgia Meloni in diretta tv ospite di Formigli a «Piazza Pulita» ed è finito a processo per ingiuria e diffamazione. “Il sommo maestro Roberto Saviano ieri ha rivendicato con forza una libertà e stabilito un principio: uno scrittore può insultare perché il suo linguaggio, anche se offensivo e ingiurioso, rientra in quella che una volta si chiamava ‘licenza poetica’, la possibilità cioè di sbagliare volutamente per dare più forza al pensiero”, ha ricordato Alessandro Sallusti nell’articolo uscito oggi su «Libero», che ha dedicato la cover al caso. (continua a leggere dopo le foto)

Sallusti Saviano

Il lungo editoriale su «Libero»

“Per nulla pentito e ben lungi dallo scusarsi per l’offesa recata a una donna, il Sommo ha spiegato che lui non sottostà alle regole, fossero solo quelle della buona educazione”, si legge sempre nell’articolo di Sallusti. Saviano ha rivendicato il diritto di difendere la “libertà di parola”, anche offendendo, altrimenti quella di Meloni è una “democratura”, ossia una democrazia solo di facciata. (continua a leggere dopo le foto)

Sallusti Saviano

Saviano, insulti a raffica da Sallusti: cosa c’è dietro la provocazione

“Per una volta faccio mio il Verbo del Sommo, e lo faccio avendo le carte in regola perché anche io sono uno scrittore”, ha scritto Alessandro Sallusti. “Seguendo il suo consiglio di non mettere limiti al mio pensiero perché noi scrittori (ma quali scrittori, intellettuali si addice meglio) godiamo dell’immunità penale e civile dico con chiarezza ciò che penso: Roberto Savia no, sei un bastardo”, ha aggiunto. Poi una lunga fila di insulti. “E adesso che fai?”, ha chiesto in maniera provocatoria il direttore. “Smentisci la tua tesi in base alla quale io scrittore posso insultarti pubblicamente e tu devi tacere? Ti arruoli nella ‘democratura’ e corri in tribunale a querelarmi?”, ha evidenziato nelle battute conclusive Sallusti. Leggi anche l’articolo —> Andrea Giambruno cambia lavoro dopo l’elezione della compagna Giorgia Meloni

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